Ufficio Stampa ostensione Sindone
  1. PRIMO GIORNO D’OSTENSIONE: MESSA IN DUOMO E POI IL VIA ALLE VISITE DEI PELLEGRNI
  2. DOMANI ATTESI 26 MILA PELLEGRINI: AL VIA I MERCOLEDÌ PER MALATI E DISABILI
  3. OGGI LE CONFRATERNITE DA TUTTA ITALIA, E STASERA È IL MOMENTO DEI GIOVANI
  4. OSPITI ATTESI NELLA SETTIMANA DAL 19 AL 25 APRILE
  5. SINDONE: UNA FIUMANA NELLA GIORNATA DEI MILITARI
  6. OMELIA S. MESSA DI APERTURA DELL’OSTENSIONE DELLA SINDONE
  7. OLTRE 10 MILA VISITATORI PER IL MUSEO DELLA SINDONE
  8. PENITENZIERIA AFFOLLATA
  9. INVITO STAMPA LE NUOVE IMMAGINI DIGITALI DELLA SINDONE
  10. LA SINDONE APPASSIONA ANCHE IL WEB
  11. LUNGA VISITA PER IL PRESIDENTE DEL SENATO SCHIFANI OGGI ALLA SINDONE
  12. LA SINDONE NELL’ERA DEL DIGITALE
  13. SINDONE: SALGONO LE PRENOTAZIONI. IN VISITA ANCHE I RAPPRESENTANTI DEL FORUM INTERRELIGIOSO DI PARMA E DELLA CHIESA ARMENO-CATTOLICA
  14. LA PREGHIERA DAVANTI ALLA SINDONE
  15. LA VISITA DEL PAPA
  16. UNITALSI “PROTAGONISTA” ALLA SINDONE
  17. IN 50MILA PER LA MESSA DEL PAPA
  18. TUTTO PRONTO PER IL PAPA
  19. DELLA DIOCESI DI REVENNA IL MILIONESIMO PELLEGRINO
  20. VILLAGGIO GIOVANI SUPERATI I 3.500 OSPITI
  21. DA TUTTA ITALIA I MALATI DELL’UNITALSI
  22. QUARTA SETTIMANA DI OSTENSIONE: OLTRE 300 MILA PELLEGRINI
  23. OSPITI ATTESI NELLA SETTIMANA DAL 10 AL 17 MAGGIO
  24. AL SALONE CON LA SINDONE
  25. PARIGI VISITA LA SINDONE
  26. PELLEGRINAGGI DAL NORD ITALIA
  27. DAPO IL GRANDE VESPRO ORTODOSSO, I PELLIGRINI D´OLTREOCEANO
  28. IL PELLEGRINAGGIO DEL PRELATO DELL’OPUS DEI
  29. SINDONE: OLTRE 2 MILIONI DI PELLEGRIN






PRIMO GIORNO D’OSTENSIONE: MESSA IN DUOMO
E POI IL VIA ALLE VISITE DEI PELLEGRINI


TORINO, 10 aprile 2010 - Con la Santa Messa presieduta questo pomeriggio nel Duomo di Torino dal cardinal Severino Poletto e concelebrata con i Vescovi delle diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta (in allegato il testo dell’omelia),  è ufficialmente iniziata l’ostensione della Sindone, la prima del Terzo millennio. Ma, già nel corso della prima parte della giornata, le porte della cattedrale erano state aperte per le visite riservate ad autorità, giornalisti al folto gruppo di volontari, oltre quattromila, che fino al 23 maggio saranno impegnati in diversi servizi della macchina organizzativa dell’ostensione.

Tra le personalità presenti “all’anteprima” del mattino, l’amministratore delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, i vertici delle istituzioni locali con il sindaco del capoluogo piemontese, Sergio Chiamparino, il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, il neogovernatore della Regione Piemonte, Roberto Cota,  in rappresentanza del Governo i sottosegretari ai Trasporti, Mino Giachino, e agli Interni, Michelino Davico, e il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli. Parlando a loro il cardinal Poletto ha ricordato che l’ostensione è prima di tutto un evento spirituale. “I frutti che auspico da questa ostensione – ha detto il Custode pontificio della Sindone – sono la conversione del cuore e l’aiuto concreto offerto agli altri. Se essa farà migliorare la vita sociale e civile della città, ecco che avremo ricevuto la Grazia più grande che potevamo attenderci”. Il cardinale ha proseguito invitando i politici a “mettere da parte i colori partitici, guardare ai problemi della gente e lavorare al servizio del bene comune”.

Il cardinal Poletto ha anche sottolineato che il difficile momento economico non ha risparmiato l’ostensione, tanto che “le spese per la sua organizzazione , se confrontate all’esposizione giubilare del 2000,  sono state tagliate del 50%”. “Fortunatamente però – ha aggiunto l’Arcivescovo di Torino - rispetto a dieci anni fa è cresciuto il numero degli sponsor”.
Nel tardo pomeriggio, a partire dalle 18.30, l’ingresso dei primi pellegrini: oltre 12 mila persone, 12.140 per la precisione, 480 delle quali provenienti dall’estero. Il numero delle prenotazioni è ormai vicinissimo alla soglia del milione e mezzo.  Alle ore 13 i posti prenotati risultavano 1.473.561,  di cui il 93% dall’Italia (590 mila dal Piemonte, 286 dalla Lombardia, 80 mila dal Lazio, 73 mila dal Veneto, 63 dall’Emilia Romagna, 29 mila dalla Puglia, 16.500 dalla Sicilia). Per quanto riguarda l’estero quasi 60 mila sono le prenotazioni giunte dai paesi dell’Europa occidentale (22 mila dalla Francia, 12 mila dalla Germania, 9 mila dalla Spagna, oltre 7 mila dalla Svezia), 30 mila dall’Europa orientale (10 mila dalla Polonia, 7 mila dalla Russia), 13 mila dal continente americano (9 mila dagli Stati Uniti, oltre mille dal Messico), quasi 2 mila dall’Asia e non mancano prenotazioni dall’Africa e  Oceania.

Domani, Duomo aperto alle ore 7 alle 20 e visita alla Sindone per 45 mila pellegrini. 






DOMANI ATTESI 26 MILA PELLEGRINI: AL VIA I MERCOLEDÌ PER MALATI E DISABILI


Torino, 13 Aprile 2010 – Circa 20 mila persone sono transitate oggi lungo il percorso che porta alla Sindone, 26 mila quelle previste domani. Tra i gruppi in visita oggi, una colorita rappresentanza della comunità Rom e Sinti del torinese e del cuneese, accompagnati da alcuni membri dell’associazione Italiana “Zingari Oggi”.

Sempre oggi è arrivata, dal Friuli, la cattedra che verrà utilizzata dal Papa per la Santa Messa del 2 maggio in piazza San Carlo. Realizzata con la collaborazione di 24 imprese sul progetto dell’architetto udinese Ivan Vergendo, vincitore del concorso indetto dall’Agenzia per lo Sviluppo del Distretto Industriale della Sedia (Asdi), la cattedra è costruita interamente di legno di rovere, foderato di velluto rosso. È possibile ammirare la copia della cattedra presso lo spazio espositivo al piano superiore del bookshop dell'ostensione, dove si trova anche la mostra fotografica che illustra le fasi di lavorazione.

Al pellegrinaggio dei malati è specialmente riservato il pomeriggio del mercoledì: domani, dalle 14 alle 17.30 è previsto il passaggio del primo gruppo: 970 persone accompagnate da volontari appositamente formati per garantire loro accoglienza e assistenza.
Sempre domani alle 17 presso la Biblioteca Regionale di via Confienza, la conferenza dal titolo “Conoscere la Sindone” di Bruno Barberis, direttore del Centro internazionale di Sindonologia di Torino.
Alle 21, in Duomo, i religiosi e le religiose di Piemonte e Valle d’Aosta si riuniranno per una serata di preghiera, guidata dal cardinale Severino Poletto. La riflessione prenderà spunto dalla rilettura del “Passio”, per meditare sul valore della sofferenza nella vita umana di fronte all’immagine impressa sul Telo.






OGGI LE CONFRATERNITE DA TUTTA ITALIA, E STASERA È IL MOMENTO DEI GIOVANI

TORINO, 17 APRILE – Mantelli colorati, abiti tradizionali, insegne, copricapi, stemmi, simboli antichi: è stata la giornata delle Confraternite, in pellegrinaggio davanti alla Sindone. Provenienti da tutta Italia (Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana e Sicilia) e da alcune località della Francia, hanno sfilato in Duomo circa 2.500 persone, in rappresentanza di 156 Confraternite. Tra i gruppi, la Confraternita dell’Ordine Mauriziano, quella dell’Ordine Ospedaliero di San Lazzaro e Gerusalemme, della Morte di Vigevano, di San Giovanni Battista di Loano, di Maria SS. Assunta in Cielo di Martina Franca e della Santa Croce di Trofarello. Presenti, naturalmente, i membri della torinese Confraternita del S. Sudario. In mattinata, il pellegrinaggio è stato preceduto, nella Chiesa di San Filippo Neri, da una Messa celebrata dall’Arcivescovo di Monaco-Montecarlo monsignor Bernard Barsi.

Durante la giornata, in pellegrinaggio anche l’Arcivescovo di Chambéry, monsignor Philippe Ballot, accompagnato dal vicesindaco del capoluogo della Savoia e da una cinquantina di fedeli. Monsignor Ballot, da un anno Arcivescovo e per la prima volta in visita a Torino, è stato accolto nel Seminario Metropolitano dal cardinale Severino Poletto, che ha ricordato il forte legame tra le due capitali sabaude e ha offerto a mons. Ballot la riproduzione in bronzo dorato del Volto impresso sul telo sindonico.

Anche le comunità etniche torinesi hanno visitato la Sindone: suddivisi in due scaglioni (nella mattina dalle 7 alle 9 il primo, nel pomeriggio dalle 13 alle 16 il secondo), più di un migliaio di stranieri sono sfilati in pellegrinaggio, accompagnati dal responsabile della Pastorale migranti della diocesi di Torino don Fredo Olivero. Nel pomeriggio ha visitato la Sindone la regista Liliana Cavani.
Questa sera, in occasione della notte bianca “davanti alla Sindone”, oltre mille giovani sono attesi intorno alle 22.30 all’inizio del percorso, presso i Giardini reali. Giunti davanti alla Sindone, vivranno fino all’una di notte momenti di preghiera e meditazione, a partire dalla lettura integrale della Passione secondo l’evangelista Luca curata da personalità e artisti di spicco (tra cui: il vicedirettore de “La Stampa” Massimo Gramellini, il procuratore capo della Corte d'Appello di Torino Marcello Maddalena, il direttore della Casa Circondariale di Torino Pietro Buffa, il comico Gianpiero Perone, l’arbitro di calcio Alfredo Trentalange, il cantautore Amedeo Minghi e la cantante jazz Emma Re). La notte bianca sarà aperta, in Duomo, dal cardinale Poletto; i giornalisti interessati potranno trovarsi alle 22.30 all’ingresso della sacrestia nuova.
Circa 200 giovani partiranno questa sera da Sant’Ambrogio di Susa, per raggiungere a piedi il Duomo di Torino. L’arrivo è previsto per le 7 del mattino, in tempo per la Messa, cui seguirà la visita alla Sindone. Sempre domani, a partire dalle 12.30, 4500 membri delle forze armate italiane si recheranno in pellegrinaggio al Telo, guidati dall’Ordinario militare per l’Italia Arcivescovo mons. Vincenzo Pelvi. Da segnalare anche il passaggio del celebre regista statunitense James Ivory e, alle 21, la Lectio Divina guidata da don Garcìa Jose Miguel.

Si comunica infine ai giornalisti accreditati che a partire da questa sera, nell’area riservata del sito alla pagina

http://www.sindone.org/diocesitorino/s2magazine/indexlogin.jsp?idPagina=24548, sono
disponibili le prime informazioni per seguire, domenica 2 maggio, la visita del Papa.






Ospiti attesi nella settimana dal 19 al 25 aprile

    Lunedì 19 aprile:

  • 10:30 - Diocesi di Alghero con il torinese mons. Mino Lanzetti
  • 11:00 - Metropolita ortodosso della Georgia – Nicholas
  • 15:00 - Mathieu Flamini (centrocampista Milan)
  • 16:00 - Diocesi di Siena
  • 18:00 - Diocesi di Montepulciano

  • Martedì 20 aprile:

  • 10:45 - Diocesi di Sora Aquino Pontecorvo

  • Mercoledì 21 aprile:

  • 12:30 - Diocesi di Cesena Sarsina
  • 15:15 - Cavalieri del lavoro – cav. Sandro Buzzi

  • Giovedì 22 aprile:

  • 11:00 - Diocesi di Faenza-Modigliana con vescovo
  • 19:45 - Diocesi di Susa con vescovo mons. Alfonso Badini Confalonieri (670 persone)

  • Venerdì 23 aprile:

  • 09:00 - Diocesi di Avignone e Novara (orario da confermare)
  • 10:00 - Diocesi di Grosseto con vescovo mons. Agostinelli
  • 11:15 - Parlamentari con mons. Fisichella (510 persone)

  • Sabato 24 aprile:

  • 07:45 - Diocesi di Savona-Noli e Diocesi di Saint Etienne
  • 08:30 - Diocesi di Ivrea con vescovo
  • 11:30 - Diocesi di Brescia
  • 13:45 - Diocesi di Bologna con card. Carlo Caffarra
  • 15:00 - Diocesi di Trento
  • 15:30 - Diocesi di Lugano
  • 16:00 - Diocesi di Padova

  • Domenica 25 aprile:

  • 08:15 - Cavalieri del Santo Sepolcro
  • 08:45 - Diocesi di Cuneo con mons. Giuseppe Cavallotto
  • 09:00 - Diocesi di Roma
  • 15:30 - Diocesi di Albenga-Imperia





SINDONE: UNA FIUMANA NELLA GIORNATA DEI MILITARI

Statistiche. Nella prima settimana di ostensione, da sabato 10 a venerdì 16 aprile, sono passati davanti alla Sindone 208.069 pellegrini prenotati. Altre 68 mila persone circa sono entrate in Duomo dalla porta centrale. Sempre alla data di venerdì le prenotazioni hanno raggiunto la cifra di 1.634.668 persone. La porta centrale del Duomo si conferma, come nelle precedenti ostensioni, un punto importantissimo di accesso alla Sindone: sono molti, infatti, i «non prenotati» (e i torinesi in particolare) che entrano in chiesa e si fermano per qualche minuto a vedere con più calma la Sindone e per un momento di riflessione e di preghiera.

Notte bianca. Grande partecipazione alla “notte bianca” di riflessione e meditazione davanti alla Sindone, organizzata dalla Pastorale giovanile diocesana di Torino. Vi hanno partecipato oltre 2000 giovani. Tra i presenti 400 ragazzi della diocesi di Ancona accompagnati dal loro Arcivescovo mons. Edoardo Menichelli. La “notte bianca della Sindone” è stata guidata dal cardinale Arcivescovo di Torino Severino Poletto, che ha ricordato l’importanza della veglia come momento di ascolto della Passione. Durante la serata il Procuratore Capo di Torino Marcello Maddalena, il vicedirettore de “La Stampa” Massimo Gramellini, il direttore della casa circondariale di Torino Pietro Buffa, il comico Giampiero Perone e l’arbitro di calcio Alfredo Trentalange hanno letto brani della Passione tratti dal Vangelo di Luca. Gli interventi musicali dei cantanti Amedeo Minghi («L’uomo venuto da lontano», «Gerusalemme») ed Emma Re («Nella vita semplice troverai la strada…») e di numerose corali locali unite insieme per l’occasione, accompagnati da musicisti di importanti complessi filarmonici nazionali, hanno contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e commovente. Dalla lettura e dal canto si è entrati poco alla volta nel silenzio della contemplazione, fino all’una di notte, quando il Duomo si è svuotato.

I pellegrinaggi. È ripreso invece alle prime luci dell’alba il pellegrinaggio dei fedeli. All’apertura dei cancelli, alle 7, sono numerosi i gruppi in attesa presso i Giardini Reali. Vengono da Padova, Pesaro, Bologna, Arma di Taggia, Verona, Rimini, Napoli e anche dall’estero: dalla Francia (Tours, Clermont Ferrand, Parigi), dall’Ucraina, dagli Stati Uniti e dallo Sri Lanka. Molti, arrivati a Torino già nella giornata di sabato, hanno approfittato del weekend per visitare esposizioni e musei, oppure per recarsi in pellegrinaggio anche ai Sacri Monti.

Dalla Valsusa. Stanchi ma soddisfatti dopo aver pregato di fronte alla Sindone, per la Messa del mattino in Duomo si sono presentati i 230 pellegrini, in prevalenza giovani della diocesi di Susa. Il gruppo, partito alle 20.30 da Sant’Ambrogio di Susa, ha percorso a piedi 35 chilometri (pari ad oltre 50mila passi, secondo il counter di uno dei partecipanti), alternando letture del Vangelo, rosari e una Via Crucis, e facendo tappa a S. Antonio di Ranverso, Pianezza e Collegno. Il pellegrinaggio era guidato da don Sergio Blandino, parroco di Sant’Antonino di Susa, don Giorgio Nervo, parroco di Sestriere, e don Antonello Taccori, parroco di Almese e Villardora. Del gruppo facevano parte numerosi scout. «Tutto il nostro territorio è stato, nei secoli, crocevia di pellegrinaggi storici – hanno sottolineato i tre parroci – Il cammino ci ricorda la nostra vita, con le sue fatiche e con la gioia di arrivare alla meta».

I militari. Al mattino, dopo la messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice celebrata dall’Ordinario militare per l’Italia  mons. Vincenzo Pelvi, 4500 militari di ogni ordine e grado, fanfara in testa, sono sfilati in corso Regina Margherita con i loro famigliari per raggiungere viale I Maggio. Accolti dal presidente del Comitato per l’Ostensione prof. Alfieri e da mons. Ghiberti erano presenti, tra mostrine e stellette, numerosi  comandanti delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco. C’erano anche rappresentanti di istituzioni e raggruppamenti militari: l’Accademia della Guardia di Finanza, il liceo militare “Teulie”, rappresentanti del 51° Stormo Istrana, della Capitaneria di Porto di Sarzana, paracadutisti della Caserma Bardini di Siena. E naturalmente gli allievi dell’Accademia di Modena.

Domani. Per domani, lunedì 19 aprile, è previsto alle 11 l’arrivo del Metropolita ortodosso della Georgia  Nicholas, del centrocampista del Milan Mathieu Flamini e dei giocatori del Torino calcio accompagnati dal cappellano don Aldo Rabino.

Ricordiamo infine alle 21, presso il Duomo,  la Messa dei Cattolici Romeni di Torino presieduta da padre Giorgio Miclaus, accompagnata dalle voci del Coro dei Romeni Cattolici della città.






OMELIA S. MESSA DI APERTURA DELL’OSTENSIONE DELLA SINDONE

Cattedrale di Torino, 10 Aprile 2010

Premessa

Carissimi tutti, siamo finalmente arrivati al momento tanto atteso nel quale i nostri occhi stupiti e commossi  possono fermarsi a fissare impressa sulla santa Sindone, esposta qui davanti a noi, l’immagine silenziosa ma fortemente eloquente di un uomo crocifisso, che presenta in modo impressionante tutti i segni caratteristici delle violenze subite dal corpo di Gesù durante la sua Passione, così come sono descritte dai Vangeli. La coronazione di spine, i numerosi colpi di flagello, le ferite dei chiodi nelle mani e nei piedi e il petto squarciato dal colpo di lancia di un soldato sono tutti elementi legati alla Passione del Signore e riconoscibili nell’immagine che sta qui davanti a noi visibile su questo sacro Lino e sono per noi – come disse nel 1998 il Venerabile Papa Giovanni Paolo II – “provocazione all’intelligenza perché il fascino misterioso esercitato dalla Sindone spinge a formulare domande sul rapporto tra il sacro Lino e la vicenda storica di Gesù”.

La Parola di Dio

Stiamo celebrando l’Eucaristia e non possiamo prescindere dal compito di fermarci a riflettere sul messaggio che la liturgia della seconda Domenica di Pasqua ci offre attraverso la Parola di Dio ed in particolare nella pagina del Vangelo. Giovanni ci narra che, mentre i discepoli stavano chiusi nel cenacolo per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi». Detto questo mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. In questa celebrazione eucaristica Gesù si rende ancora una volta presente in mezzo a noi nel sacramento e la sua, pur essendo una presenza nascosta nei segni del pane e del vino consacrati, è una vera presenza reale in quanto Egli è ormai risorto e vive per sempre. Il suo corpo risorto porta però ancora i segni della sua passione e morte e Gesù li fa vedere ai discepoli per convincerli della sua vera identità di Messia, Figlio di Dio, morto in croce, ma ora vittorioso sulla morte e sul peccato. Questo suo apparire provoca nei discepoli una gioia grande perché finalmente possono constatare che le notizie ricevute dalle donne che, andate al sepolcro, avevano sentito dagli Angeli l’invito a “non cercare tra i morti colui che è vivo” (Cf Lc 24, 5) corrispondono a verità. Anche il dubbioso Tommaso, che lancia la sfida dicendo che crederà soltanto quando potrà toccare con le sua mani le ferite dei chiodi e del costato, riceverà un segno di benevolenza da Gesù che ritorna per raccogliere questa sfida. Ma Tommaso non tocca, si ferma davanti al mistero e proclama la sua fede nel Risorto dicendo: «Signore mio e Dio mio!».

La Sindone “specchio del Vangelo”

Ci può essere una analogia tra quanto vissuto dai discepoli secondo questo testo di Giovanni e quello che proviamo noi davanti alla Sindone? Qual è il fascino che questo sacro Lenzuolo suscita nella moltitudine di persone che verranno a Torino per vederlo, contemplarlo in meditazione orante e silenziosa? Noi sappiamo che la nostra fede non si fonda sulla Sindone, bensì sui Vangeli e sull’annuncio che i testimoni, gli Apostoli, ci hanno dato della verità della risurrezione di Gesù da morte perché sono stati con Lui e hanno mangiato e bevuto con Lui dopo che era uscito vivo dal sepolcro. Non trattandosi di materia di fede la Chiesa non ha competenza specifica nel pronunciarsi sull’autenticità o meno della Sindone. Compete agli scienziati e storici seri, non ai prevenuti, valutare e risolvere tale questione, cioè dire con certezza se la Sindone corrisponde o no al vero lenzuolo che ha avvolto il corpo di Gesù durante la sua breve sepoltura. A noi basta per ora affermare che quanti finora l’hanno studiata a lungo e con criteri scientifici oggettivi non sono ancora riusciti a spiegare come si sia formata quell’immagine, che certamente non è un manufatto, per cui permangono fondate, con alto grado di probabilità, le ragioni in favore della sua autenticità.

La nostra fede in Gesù, che patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto e soprattutto risuscitò dai morti secondo le Scritture e quindi è il vero ed unico nostro Salvatore, non ha bisogno della Sindone bensì del Vangelo, ma la Sindone, ed è qui il suo fascino misterioso, è un grande aiuto alla fede e alla preghiera dei credenti perché ci invita a meditare commossi e stupiti sulla Passione del Signore, di cui essa ci presenta i segni visibili, ed il nostro animo è rapito dal pensiero di come e a quale prezzo il Signore Gesù ci ha amati fino a morire per noi.
Passio Christi, Passio hominis

Le parole “Passio Christi, Passio hominis” che ho scelto come motto di questa Ostensione ci invitano a mettere in relazione la passione così carica di sofferenza del Signore Gesù con le tante passioni, croci e sofferenze che nel corso della storia ed in particolare anche oggi segnano la vita dell’umanità e scoprire come la passione del Signore illumina di luce nuova le numerose e spesso inspiegabili croci che gravano sulle spalle di tante persone.

Fissare lo sguardo sull’immagine sindonica significa cogliere il profondo mistero di una sofferenza scelta, accettata e offerta per amore da parte del Signore Gesù. Ma nello stesso tempo la Sindone ci ricorda che Gesù ha preso su di sé ogni sofferenza umana, ogni nostra sofferenza. Ricordo ancora le parole di Giovanni Paolo II pronunciate qui nel ’98: “L’impronta del corpo martoriato del Crocifisso, testimoniando la tremenda capacità dell’uomo di procurare dolore e morte si suoi simili, si pone come l’icona della sofferenza dell’innocente di tutti i tempi: delle innumerevoli tragedie che hanno segnato la storia passata e dei drammi che continuano a consumarsi nel mondo. Davanti alla Sindone, come non pensare ai milioni di uomini che muoiono di fame, agli orrori perpetrati nelle tante guerre che insanguinano le Nazioni, allo sfruttamento brutale di donne e bambini, ai milioni di esseri umani che vivono di stenti e di umiliazioni ai margini delle metropoli, specialmente nei Paesi in via di sviluppo? Come non ricordare con smarrimento e pietà quanti non possono godere degli elementari diritti civili, le vittime della tortura e del terrorismo, gli schiavi di organizzazioni criminali?”. Ora anche noi ci domandiamo: come non pensare qui davanti a questa immagine della sofferenza di Cristo alle grandi tribolazioni di molte famiglie povere, dei senza lavoro, alle croci quotidiane dei malati e dei moribondi, di quanti faticano a vivere dignitosamente, e alle tante sofferenze nascoste vissute nel silenzio tra lacrime e disperazione?

Soltanto la luce che promana da Gesù sofferente e risorto riesce ad arricchire di significato redentivo, molto spesso misterioso ma sempre efficace, tutte le nostre sofferenze, se vissute e offerte con amore e con la certezza che nulla di quanto nel nostro vissuto quotidiano ci accosta alla croce di Cristo è privo di senso o va perduto.

Conclusione

San Giovanni nel suo Vangelo ci ricorda che «Vicino alla croce di Gesù stava Maria sua Madre» (Gv 19, 25). Anche qui, vicino a questa immagine sindonica, intensa e struggente, che ci parla dello strazio inenarrabile del Signore Gesù, è lecito pensare alla presenza di Maria che è qui per ricordare ai pellegrini che passano in silenziosa preghiera che la passione di Gesù rimane il vero balsamo di consolazione per ogni nostra sofferenza perché con la sua risurrezione il Signore ci ha dimostrato che il dolore finisce e la morte passa, mentre la vita e la gloria che Egli ci offre sono doni definitivi che ora viviamo nella speranza, ma che un giorno si riveleranno come una realtà di gioia senza fine quando «saremo sempre con il Signore» (1 Ts 4, 17).

Il frutto spirituale che chiedo al Signore per quanti si avvicineranno in preghiera a questa santa Immagine sindonica è di percepire con certezza di fede il dono di grazia che Dio ci offre attraverso la passione di Gesù, così come leggiamo nella Prima Lettera di Pietro: «Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia;  dalle sue piaghe siete stati guariti» (1 Pt 2, 21-24).

X Severino Card. Poletto

Arcivescovo di Torino






OLTRE 10 MILA VISITATORI PER IL MUSEO DELLA SINDONE


TORINO, 20 Aprile 2010 – Aperto tutti i giorni della settimana (festività comprese) per dodici ore, dalle 9 alle 21, il Museo della  Sindone è stato visitato da più di 10 mila persone dall’inizio dell’ostensione. Tra di loro non pochi gli stranieri giunti dal continente americano, dall’Europa e da altre parti del mondo come la Cina e la Malesia (un folto gruppo di pellegrini provenienti proprio dai due paesi asiatici ha dovuto rinunciare alla visita, prenotata per domani, a causa dello stop ai voli aerei di questi giorni).

Gli oggetti custoditi nel museo di via San Domenico, che più sembrano attirare l’attenzione dei numerosi visitatori, sono la cassetta reliquiario che per tre secoli ha custodito il Telo, quella salvata dall’incendio del 1997, e la macchina fotografica utilizzata da Secondo Pia per le prime foto della Sindone nel 1898. Nel museo, all'interno del bookshop, si possono acquistare dai piccoli souvenir fino ai video e alle pubblicazioni che parlano della storia e delle ricerche scientifiche compiute sulla Sindone.

Tra i libri più venduti quelli curati dal direttore del museo, Giovanni Maria Zaccone, “La Sindone. Storia di un’immagine” e dal direttore del Centro internazionale di sindonologia, Bruno Barberis,  “La Sindone spiegata ai ragazzi”. In cima alla lista delle vendite tra i dvd, il video “Sindone” prodotto da Nova-T.

In mattinata preghiera di fronte la Sindone di un folto gruppo di “Araldi del Vangelo”, arrivati direttamente dal Brasile. Un'associazione internazionale di diritto pontificio fondata dal brasiliano padre Joao S. Clà Dias, diffusa in una cinquantina di paesi del mondo.
Altrettanto numerose, oggi in Duomo, le Suore Ministre degli Infermi di San Camillo arrivate da Roma e da Trento. Nate nel 1819 per prestare assistenza negli ospedali, nelle case di riposo e nelle case di cura, continuano oggi a promuovere la pastorale della salute e l'educazione sanitaria di base  e ad offrire il loro aiuto per il recupero dei tossicodipendenti.

Nella giornata, hanno visitato la Sindone il direttore dell’Istituto di Medicina dello sport di Torino FMSI Carlo Gabriele Gribaudo e il responsabile della Comunità di San Patrignano, Andrea Muccioli.

Nel pomeriggio di domani, mercoledì 21 aprile, si attende la visita di un gruppo di Cavalieri del lavoro e di alcuni docenti universitari cattolici. Sempre domani alle 17, presso la Biblioteca della Regione Piemonte (via Confienza 14) è prevista la conferenza di Gian Maria Zaccone, direttore del Museo della Sindone, dal titolo  “La Sindone e il Piemonte”.

In serata, alle 21, si celebrerà in Duomo la Messa animata dalla Pastorale della Famiglia, presieduta da don Valter Danna, direttore dell’Ufficio diocesano famiglia, ed accompagnata dalle voci del coro di Sangano.






PENITENZIERIA AFFOLLATA

Un flusso continuo di persone, tutti i giorni, da quando l’ostensione è cominciata, entra e si ferma per un attimo, o un tempo più lungo, di preghiera e per il sacramento della Riconciliazione, nella Penitenzieria e nella Cappella dell’Adorazione. Allestite nei locali di Palazzo Chiablese, tra il Duomo e la piazzetta Reale, Penitenzieria e Cappella sono aperte tutti i giorni dalle 7.30 alle 18.30.

Oltre 200 sacerdoti, di diverse nazionalità e lingue, sono disponibili per ascoltare le confessioni, alternandosi nei dieci confessionali della Penitenzieria. Provengono soprattutto da Torino e dintorni, diocesani ma anche religiosi; molti giungono dai Collegi romani: giovani preti, provenienti da tutto il mondo che studiano nelle Università pontificie e che nel fine settimana arrivano a Torino – ospitati negli istituti religiosi cittadini – per prestare il loro servizio di ascolto e di riconciliazione ai pellegrini della Sindone. I confessori garantiscono la loro disponibilità da un minimo di due ad un massimo di quattro ore al giorno. Vanno a confessarsi soprattutto adulti, dai 50 anni in su e per il 60 per cento donne.
Ogni confessore, prima di prendere posto nel proprio confessionale, affigge all’esterno un cartellino che indica le lingue parlate: alcuni parlano fino a 6 lingue diverse. Italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco le lingue più diffuse; sono presenti anche il portoghese, l’albanese, l’olandese, l’ungherese, il polacco, il tagalog (filippino) e persino lo swahili.

La giornata di preghiera comincia alle 7, con la Messa in Duomo, al termine della quale il Santissimo Sacramento viene portato in processione nella Cappella dell’Adorazione, dove alle 7.45 si celebrano le Lodi mattutine. L’Adorazione eucaristica dura tutto il giorno; a fianco di chi prega ci sono i volontari.

Tra i pellegrini in visita oggi alla Sindone, diverse delegazioni provenienti da tutta Italia dei Cavalieri del lavoro. Oltre 136 imprenditori insigniti per essersi distinti nei diversi settori dell'economia, contribuendo allo sviluppo sociale, occupazionale e tecnologico e alla crescita del prestigio del “made in Italy”. Una ventina quelli appartenenti alla federazione del Piemonte presieduta da Sandro Buzzi, altrettanto numerosi quelli arrivati dalla Sicilia. Ad accompagnare i Cavalieri in Duomo, il presidente nazionale della federazione, Benito Benedini con Giorgetto Giugiaro, presidente del noto marchio italiano di design.

In serata, raccolti in preghiera in Duomo, anche 68 docenti universitari piemontesi appartenenti all’associazione Docenti universitari Cattolici.
Domani, nel tardo pomeriggio, passeranno davanti alla Sindone quasi 700 pellegrini della diocesi di Susa, accompagnati dal loro Vescovo mons. Alfonso Badini Confalonieri, che in serata, alle 21, presiederà la Messa in Duomo.

Sempre alle 21, la Chiesa del SS. Sudario (via Piave 14) ospiterà la rassegna corale “Passio Christi – Voces Animae”, dell’Ensemble Vocale Claricantus diretta da Teresa Sappa.

Torino, 21 aprile 2010






INVITO STAMPA
LE NUOVE IMMAGINI DIGITALI DELLA SINDONE

Gentilissima/o,sabato 24 aprile  2010, alle ore 11.00, presso il Seminario Metropolitano in via XX Settembre 83, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione della nuova campagna fotografica sulla Sindone realizzata dal fotografo Gian Carlo Durante e dal suo studio. Grazie all’utilizzo di una speciale ed innovativa tecnologia e ad un dispositivo fotografico di recentissima generazione, è stato possibile effettuare, per la prima volta, una serie di immagini digitali in alta definizione del Telo.

L’incontro sarà inoltre occasione per fornire indicazioni sugli appuntamenti della giornata del 2 maggio, giorno in cui il Papa visiterà la Sindone e per presentare lo spettacolo teatrale “Passione di Cristo di Sordevolo”, a cura dell’associazione Teatro Popolare di Sordevolo, in scena alle 16.00 di sabato 24 aprile presso le Porte Palatine a Torino. La rappresentazione ripropone ogni cinque anni il ricordo della "Passione di Cristo" in forma di antico teatro popolare, grazie alla partecipazione attiva e concreta dell'intera comunità di Sordevolo.

In attesa di incontrarla, la saluto cordialmente.






LA SINDONE APPASSIONA ANCHE IL WEB

Quasi sette milioni di pagine visitate, 500 mila click nella sola giornata d’apertura È senza dubbio l’ostensione più “tecnologica” della storia. Lo confermano gli oltre sette milioni di contatti registrati in sei mesi dal sito www.sindone.org, online nella rinnovata veste dallo scorso 19 ottobre. Tra le pagine più visitate quelle relative alle prenotazioni, con più di 700 mila click; alle informazioni su orari e viabilità con 460 mila visitatori, alla sezione dedicata alla storia e alla ricerca scientifica con 230 mila accessi.

Piace ai navigatori del web anche la pagina di Facebook «Qui Sindone 2010» pubblicata dal Comitato dell’ostensione in collaborazione con il Centro di Produzioni Televisive e Multimediali dei Frati Cappuccini italiani «Nova T». Sono più di 2400 le persone che, ad oggi, si sono accreditate alla pagina diventata in questi giorni luogo virtuale di scambio di informazioni, impressioni, suggerimenti e spunti di discussione.

Un’altra «finestra» attraverso cui la Sindone si affaccia sul web è il canale Youtube, raggiungibile all’indirizzo
www.youtube.com/user/sindone2010 . Tra i video più cliccati: le immagini girate da alcuni pellegrini fuori dal percorso di visita, il Museo della Sindone, il filmato sull’incendio scoppiato nella notte tra l’11 e il 12 aprile 2007 all’interno della cupola del Guarini, alcuni stralci del video proiettato nella sala della prelettura dove sono visibili le nuove immagini del Telo ad altissima risoluzione.

In visita oggi alla Sindone il vescovo della chiesa copta della diocesi di Manfalout (Egitto) mons. Antonious e George Armanous, copto ortodosso arrivato questa mattina da Londra. In fila tra i pellegrini anche oltre mille persone dei circoli ricreativi di aziende torinesi. In pellegrinaggio anche duecento fedeli dell’abbazia territoriale di Montecassino, accompagnati dall’abate Pietro Vittorelli.

Sono attesi per domani, venerdì 23 aprile, 55 parlamentari accompagnati dalle loro famiglie. Tra questi segnaliamo Pierferdinando Casini, Maurizio Lupi, Giorgio Merlo, Paola Binetti ed Eugenia Roccella. Alle 10.30 gli onorevoli incontreranno, presso il Seminario metropolitano in via XX Settembre 83, il cardinale Arcivescovo di Torino Severino Poletto. Seguirà la visita alla Sindone e alle 12.30, nella chiesa di Santo Spirito, la Messa celebrata da monsignor Rino Fisichella, vescovo di Roma e rettore della Pontificia Università Lateranense. Dopo i parlamentari, intorno alle 12, è prevista anche la visita alla Sindone del presidente del Senato Renato Schifani.

Ricordiamo la messa quotidiana delle 7, domani in Duomo, celebrata da don Ennio Bossù, rettore del Seminario maggiore di Torino.

Come ogni venerdì si rinnova l’appuntamento con la via crucis curata dall’Ufficio Liturgico della diocesi di Torino. L’appuntamento è alle 21, in Piazzetta Reale.

Il percorso resterà quindi aperto sino alle 22.15 (ultimo ingresso) e la porta centrale del Duomo sino alle 23.

Torino, 22 aprile 2010






LUNGA VISITA PER IL PRESIDENTE DEL SENATO SCHIFANI OGGI ALLA SINDONE

Una folta delegazione di parlamentari ha visitato oggi la Sindone. Oltre 55 i deputati e i senatori che insieme alle loro famiglie, sono stati accolti questa mattina, nelle sale del Seminario metropolitano, dal cardinale Severino Poletto, Custode pontificio della Sindone.

«L’ostensione deve farvi guardare alla sofferenza di Cristo e rendervi sensibili alle sofferenze dei nostri fratelli, ai soprusi, alle ingiustizie e alle guerre». Così ha esordito il cardinale salutando la delegazione parlamentare accompagnata a Torino da monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita.

«Questo pellegrinaggio deve spingerci a diventare samaritani e a dare soccorso ai più deboli. Questa è la passione di Cristo, questo il significato più profondo del tema sindonico di quest'anno "Passio Christi, passio hominis". Credo che anche a questo debba ispirarsi il vostro ruolo in Parlamento, poiché tanti sono i problemi da affrontare. Dovete guardare alle difficoltà del paese e della gente, delle famiglie e dei lavoratori. È necessario l’impegno di tutti affinché i problemi e le sofferenze possano diminuire ed essere alleviate», ha concluso Poletto.

Seduti in prima fila ad ascoltare le parole dell'Arcivescovo c’erano, tra gli altri, Pier Ferdinando Casini, Maurizio Lupi, Giorgio Merlo e Paola Binetti. Terminato il momento di accoglienza con il cardinale, il gruppo dei pellegrini, ha percorso la Manica Nuova di Palazzo Reale fino ad arrivare all'interno del Duomo dove si è fermato per qualche minuto di preghiera davanti al Telo, per poi partecipare, presso la chiesa dello Spirito Santo, alla Messa celebrata da monsignor Rino Fisichella.

In visita per l’ostensione della Sindone, in mattinata, anche il presidente del Senato, Renato Schifani insieme alla consorte, accolto dal cardinale Poletto. «Ho provato grande commozione di fronte al sacrificio divino per salvare l’umanità – ha dichiarato Schifani – Una sofferenza che dovrebbe riguardare tutti gli uomini: dovremmo essere uniti e solidali nell’aiuto a chi soffre, a partire dai piccoli gesti quotidiani. Invito gli italiani a provare questa esperienza, e venire a contemplare la Sindone». Ad accogliere il presidente del Senato c’erano il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, il vicesindaco di Torino Tom Dealessandri, il presidente del Comitato per l’ostensione della Sindone Fiorenzo Alfieri, oltre al Prefetto di Torino.

Tra i pellegrini attesi domani, sabato 24 aprile, oltre 500 fedeli della diocesi di Ivrea accompagnati dal Vescovo mons. Arrigo Miglio e 350 persone della diocesi di Lugano, con il loro Vescovo mons. Pier Giacomo Grampa.

Tra gli appuntamenti della giornata ricordiamo inoltre, alle 11 nel Seminario metropolitano, la conferenza stampa di presentazione delle nuove immagini digitali della Sindone. Grazie all’innovativa tecnologia e ad un dispositivo di recentissima generazione utilizzati dal fotografo Gian Carlo Durante e dal suo studio, è stato possibile realizzare, per la prima volta, una serie di immagini digitali in altissima definizione del Telo.
Alle 16, presso le Porte Palatine a Torino, si tiene la “Passione di Cristo di Sordevolo”,  sacra rappresentazione in 10 quadri su un testo del 1500 di monsignor Giuliano Dati. L’atto teatrale, a cura dell’associazione Teatro Popolare di Sordevolo, dal 1816, ogni cinque anni, ripropone il ricordo della Passione di Cristo" in forma di antico teatro popolare.

In serata, alle 21, in preparazione alla visita pastorale di Benedetto XVI, il Coro Giovani Sant'Alfonso presenta “2000 anni come un giorno. Racconto in canto sulla vita di San Pietro”. L’opera, in scena nell’anfiteatro del Seminario Minore in viale Thovez 45, è incentrata sulla figura di san Pietro ed è composta da 13 canti, ispirati a vari generi musicali, dal pop alla musica etnica, senza tralasciare il prezioso bagaglio della musica classica e della tradizione liturgica.

Torino, 23 aprile 2010






LA SINDONE NELL’ERA DEL DIGITALE


La Sindone come non era mai stata vista prima. Particolari del volto, della nuca, della ferita al costato, degli arti superiori e degli arti inferiori e del dorso ripresi in altissima definizione. Sono le nuove immagini della Sindone realizzate per la prima volta in digitale dallo studio torinese Giandurante, con il contributo economico di Fondiaria Sai, presentate questa mattina nel corso di una conferenza  stampa presso il Seminario metropolitano.

Le foto precedenti, del 1997 e del 2000, e quelle dopo il restauro, del 2002 e del 2008, sono state sempre effettuate su pellicola e solo in un secondo tempo trasformate in files digitali. La Hasselblad H3DII MS, questo il nome della macchina digitale utilizzata dal fotografo Durante, ha permesso di riprodurre un’immagine della Sindone di 39 milioni di pixel, consentendo di mantenere tessitura e colore originale del lenzuolo. La tecnica della luce radente ha inoltre permesso di ottenere significative riprese macro con particolare attenzione alla zona del volto e di mettere in risalto l’impronta corporea rispetto al tessuto, evitando così la formazione di ombre.

Le nuove foto digitali della Sindone potranno essere utilizzate dagli esperti per gli studi scientifici sull’immagine sindonica, e per le future pubblicazioni. “Le ricerche svolte sulla Sindone, oltre ad essere legate alla storia - ha sottolineato in conferenza stampa Nello Balossino, vicepresidente del Centro Internazionale di Sindonologia - si concentrano spesso attorno sull’aspetto medico-legale. Le nuove immagini digitali e le speciali tecnologie utilizzate, si rivelano in questo senso di grande utilità per gli studiosi perché consentono di analizzare il Telo con un’elevata precisione e fedeltà riproduttiva”.

Nel corso della conferenza stampa Fiorenzo Alfieri, presidente del Comitato per l’Ostensione, ha sottolineato il grande apprezzamento all’ostensione registrato da parte di chi giunge in città, soprattutto per quanto riguarda il percorso dai giardini reali al Duomo.

Ugo Perone, assessore alla Cultura della Provincia di Torino, ha presentato le numerose iniziative culturali patrocinate dal Comitato. Tra le altre “Ecce Homo. L'immagine di Gesù nella storia del cinema” presso il Museo del Cinema di Torino,  e “Gesù. Il corpo, il volto nell’arte” alla Reggia di Venaria.

Tra le rappresentazioni merita ricordare la “Passione di Cristo di Sordevolo” a cura dell’associazione Teatro Popolare di Sordevolo, che ha debuttato questo pomeriggio presso le Porte Palatine e che sarà replicato il 22 maggio prossimo, sempre a Torino.  “Una scenografia di oltre quattro mila metri quadrati,  una compagnia di  circa  400 attori amatoriali e 300 persone che collaborano nella creazione dei costumi e per le scenografie  -  ha specificato Celestino Fogliano, direttore dell’associazione Passione di Sordevolo -  Dal 1816, questa sacra rappresentazione, rappresenta il più grande spettacolo corale e popolare italiano realizzato da non professionisti”.

A ricordare l’iniziativa “Villaggio dei giovani” è infine intervenuto, don Maurizio De Angeli, direttore dell’Ufficio di Pastorale giovanile della diocesi di Torino.  “Il villaggio, allestito in Viale Thovez  45 a Torino presso il Seminario Minore - ha sottolineato don De Angeli -  è simbolo di una Chiesa che accoglie.  Composto da 22 container offerti dalla Protezione civile e da uno spazio per le tende, il  villaggio, è arricchito anche da un teatro all’aperto da 500 posti, e da alcune sale espositive che ospitano due mostre: una sul beato Pier Giorgio Frassati ed una su don Lorenzo Milani”.

In visita oggi in Duomo il neopresidente della Regione Piemonte, Roberto Cota accompagnato dalla famiglia. Cota ha dichiarato fra l’altro: “Aspettiamo con ansia la giornata del  2 maggio, giorno in cui il Papa potrà sentire l’affetto dei piemontesi e di tutti i pellegrini in visita in città”.
Tra gli altri pellegrini di oggi 400 persone della diocesi di Bologna guidati dal cardinale Carlo Caffarra, e 90 della diocesi di Saint Etienne accompagnati dal Vescovo mons. Dominique Lebrun.

Ricordiamo questa sera alle 21 in Duomo, la Liturgia della Parola, celebrata da monsignor Marco Frisina, direttore dell'Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma e Maestro Direttore della Pontificia Cappella Musicale Lateranense, a cui parteciperà anche una delegazione dei  Cavalieri del Santo Sepolcro.

Attesi in visita domani, domenica 25 aprile, oltre ai Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme convenuti a Torino per il loro pellegrinaggio nazionale, guidato dal cardinale John Patrick Foley, anche circa 60 pellegrini del Forum interreligioso di Parma e 150 fedeli della diocesi di Albenga. In serata, presso la chiesa di Santa Teresa, un numeroso gruppo di cattolici armeni provenienti dal Libano, in attesa di partecipare al pellegrinaggio alla Sindone nella giornata di lunedì, seguirà la messa celebrata dal patriarca della chiesa armeno-cattolica Nerses Bedros.

Torino, 24 aprile 2010






SINDONE: SALGONO LE PRENOTAZIONI. IN VISITA ANCHE I RAPPRESENTANTI
DEL FORUM INTERRELIGIOSO DI PARMA E DELLA CHIESA ARMENO-CATTOLICA

Statistiche. Nella seconda settimana di ostensione, da sabato 17 a venerdì 23 aprile, sono passati davanti alla Sindone 242.611 pellegrini prenotati. Altre 76 mila persone circa sono entrate in Duomo dalla porta centrale. Nella settimana, il giorno di maggiore affluenza è stato venerdì 23 aprile, con 44.531 passaggi.

Complessivamente dall’inizio dell’ostensione a venerdì 23 aprile sono sfilati davanti alla Sindone 450.680 pellegrini, a cui bisogna aggiungere i 144 mila entrati per la porta centrale del Duomo.

È ripreso a salire anche il numero delle prenotazioni, grazie alla «apertura» delle fasce orarie al sabato e alla domenica. Ad oggi, 25 aprile, i prenotati sono complessivamente 1.727.996 (circa 100 mila in più dall’inizio dell’ostensione). Di queste 121.827 provengono dall’estero (7.05% del totale).

Visita alla Sindone, stamane, per il milionesimo pellegrino prenotato: è Lavinia Tosoni, proviene da Landriano (Pavia) e compirà sei anni il prossimo 8 luglio. «Sono riuscita a vedere il volto – ha detto sorridente ed emozionata – ma la Sindone mi piacerebbe riguardarla, almeno tre volte!». Lavinia, accompagnata dai genitori, era in visita insieme a un gruppo dell’oratorio di Landriano (Pavia), guidato dal vicario parrocchiale don Carlo Grossi. Nel pomeriggio, per loro, anche una visita a Maria Ausiliatrice e alla Basilica di Superga, prima di rientrare in serata a Landriano.

Nella mattina è giunto in visita alla Sindone un gruppo di cinquanta pellegrini islamici dell’Associazione “Musulmani per il dialogo”, facenti parte del Forum Interreligioso “IV Ottobre” di Parma. «Questa visita ha un forte significato spirituale per noi – ha spiegato il presidente dell’associazione Benjedou Belgacem – È un omaggio alla figura impressa sul Lino, quel Gesù che da noi è venerato come profeta, ed è un invito al dialogo tra la religione islamica e quella cristiana». Il pellegrinaggio della comunità musulmana di Parma, che è poi proseguito con un incontro di approfondimento della Sindone alla presenza di alcuni esperti sindonologi, fa parte delle iniziative del Forum, che – chiarisce il presidente Luciano Mazzoni – «è un luogo di scambio e di confronto tra le comunità religiose presenti sul territorio della nostra città, in rappresentanza di quattro religioni e di sette confessioni diverse, che raccoglie anche dieci associazioni laicali della diocesi di Parma».

In pellegrinaggio, nella giornata di domenica, una delegazione dei Cavalieri del Santo Sepolcro e gruppi provenienti dalle diocesi di Cuneo, Roma e Albenga. In visita anche Joannis Climacus Mapelli, vescovo della Chiesa antica cattolica apostolica di Monza.

A Torino, nel pomeriggio, è arrivato anche il Patriarca della chiesa armeno-cattolica Nersés Bedròs, che visiterà domani la Sindone insieme a un gruppo di armeni-cattolici, provenienti dalla Siria e dal Libano. Una visita che assume particolare importanza, a due giorni dal 95° anniversario de “il grande Male”, la data (24 aprile 1915) che segna l’inizio del genocidio del popolo armeno. «La Sindone rappresenta un momento di profonda riflessione sulla Passione di Gesù – ha sottolineato padre Vartan Kirakos, sacerdote della parrocchia Vergine dell’Annunciazione a Beirut – È memoria di sofferenza, alla quale ci accostiamo guardando con fede alla Risurrezione». Sono quasi 25 mila gli armeni-cattolici residenti in Libano. Una comunità che, nel mondo, riunisce oltre 700 mila persone.

Il gruppo è stato accolto in città dall’associazione Amici delle Chiese d’Oriente (Amcor). All’associazione torinese aderiscono oltre 140 soci; essa cura progetti di solidarietà in diversi paesi del mondo, dalla Lituania all’Armenia, dalla Romania all’Ucraina. In attesa della visita alla Sindone, alle 18.30 i cattolici armeni hanno preso parte a una messa celebrata dal Patriarca Nersés Bedròs, presso la chiesa di Santa Teresa.

Con particolare preghiera di segnalazione. Lunedì 26 aprile alle 21 in Duomo mons. Timothy Verdon tiene la conferenza sul tema «Contemplare Cristo». L’incontro è promosso dal Comitato per l’ostensione in collaborazione con l’associazione Sant’Anselmo. Mons. Verdon è il curatore della mostra «Gesù, il corpo, il Volto per l’arte» in corso alla Reggia di Venaria. L’incontro, con proiezione di diapositive, si propone di mettere a confronto l’immagine sindonica (e dunque le «descrizioni» di Gesù nei Vangeli) con le interpretazioni del corpo e del volto di Cristo dei grandi artisti europei. L’incontro sarà interamente trasmesso in diretta dall’emittente televisiva Telepace.

Sempre domani si terrà il pellegrinaggio dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, con oltre mille persone provenienti da tutta Italia. Nel pomeriggio, alle 16, il gruppo parteciperà a una messa celebrata dall’Arcivescovo Severino Poletto nel Santuario di Maria Ausiliatrice.

Torino, 25 aprile 2010






LA PREGHIERA DAVANTI ALLA SINDONE

I pellegrini che si fermano davanti alla Sindone per contemplare l’immagine dell’Uomo dei dolori sono accolti e accompagnati nella visione dalla lettura della preghiera, composta per l’occasione dall’Arcivescovo Severino Poletto. A leggere la “Preghiera davanti alla Santa Sindone” sono i volontari del “Servizio lettori”, già presente nelle ostensioni del ’98 e del 2000.

Nella lettura si alternano a turno, in penombra sotto il Telo, due persone ogni tre ore e mezza. In tutto i volontari che curano questo servizio sono 70; tutti hanno seguito un breve corso di formazione per la lettura della Parola di Dio.

La scelta di una presenza umana che interpretasse la preghiera, invece che una registrazione, è stata fatta per dare maggiore enfasi al momento di passaggio davanti alla Sindone, nell’accompagnamento di riflessione spirituale dei pellegrini. La preghiera, riportata sul retro della cartolina che viene distribuita all’inizio del percorso a tutti i visitatori, dura circa un minuto e mezzo, ed è preceduta da una breve descrizione della Sindone. A seconda dei gruppi di pellegrini di passaggio, l’orazione può esser letta anche in francese, inglese, romeno, russo, spagnolo e tedesco.

Questa mattina tra i pellegrini della Sindone c’erano i preti diocesani di Torino. L’Arcivescovo card. Poletto ha guidato, nella chiesa di San Lorenzo, la preghiera e dettato la meditazione per il folto (oltre 250) gruppo di sacerdoti torinesi che si è ritrovato per una mattinata di spiritualità dedicata alla Sindone. Al termine della preghiera i preti sono sfilati di fronte alla Sindone.

Come ogni mercoledì, oggi è stata la giornata dedicata prevalentemente ai malati e ai disabili. Circa 3mila sono passati davanti alla Sindone, entrando dal percorso breve che ha inizio dalla piazzetta Reale. Tra i gruppi più numerosi l’Oftal di Vercelli, giunto a Torino con 9 autobus.
Alle 12 ha visitato il Lino la capogruppo delle donne del Parlamento egiziano Georgette Kellini, responsabile per la difesa dei cristiani copti in Egitto nonché rappresentante dell’Onu in Egitto per i diritti delle donne. Accompagnata dal presidente della Commissione ecumenica della Chiesa copta ortodossa di Torino, Giors Gioachjn, e da Padre Giorgis, parroco della chiesa copta ortodossa di via san Donato 17, la parlamentare ha sostato a lungo di fronte alla Sindone. «Oggi – ha dichiarato Georgette Kellini – si è realizzato un sogno che avevo da tempo: poter vedere la Sindone a Torino».

Oggi, nel primo pomeriggio, è passato di fronte al Telo anche il prefetto di Lione Jacques Gerault con il prefetto di Chambery Rémi Thuau. I due alti funzionari francesi sono stati accolti in piazzetta Reale dal prefetto di Torino Paolo Padoin.

Domani, giovedì 29 aprile, si ricorda la conferenza stampa di presentazione della Visita del Papa, alle 10.30 presso il Seminario metropolitano (via XX Settembre 83). Interverranno: il cardinale Severino Poletto, custode pontificio della Sindone; il prof. Fiorenzo Alfieri, presidente del Comitato per l’ostensione della Sindone; mons. Giuseppe Ghiberti, presidente della Commissione diocesana della Sindone. Torino, 28 aprile 2010






LA VISITA DEL PAPA

«La visita di Benedetto XVI rappresenta il compimento di una promessa fatta il 2 giugno del 2008, quando in occasione dell’udienza speciale riservata ai pellegrini della diocesi di Torino, a Roma, a conclusione dell’anno dedicato alla “Redditio fidei”, il Papa diede la sua approvazione all’ostensione del 2010, pronunciando queste parole: ‘Se Dio mi darà salute e vita anch’io verrò’».

Così il card. Severino Poletto, custode pontificio della Sindone, ha esordito ad apertura della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso il Seminario metropolitano, per presentare il programma del 2 maggio.

«Il Papa viene a Torino – ha affermato l’Arcivescovo  – in visita pastorale, alla diocesi e alla città. Sarà un avvenimento eccezionale: non solo dal punto di vista dell’organizzazione, ma anche in quanto momento di ‘grazia’ per i fedeli e un’occasione importante per rilanciare la tradizione dei santi piemontesi, come San Leonardo Murialdo e san Giuseppe Benedetto Cottolengo».

Nel corso dell’incontro il prof. Fiorenzo Alfieri, presidente del Comitato per l’ostensione, ha fornito alcuni dati sulle prenotazioni che hanno raggiunto quota 1 milione 744 mila. Un dato che (calcolando che in media 70 mila persone ogni settimana entrano in Duomo dalla porta centrale senza prenotazione) fa prevedere che entro la fine dell’Ostensione oltre 2 milioni di persone riusciranno vedere il Telo.
Non si è inoltre escluso che a fronte del continuo afflusso di richieste di prenotazione si possa ampliare nelle ultime settimane, l’orario di accesso al percorso nelle ore serali.

Quattro le tappe fondamentali della visita papale: alle 10 la Messa seguita alle 12 dalla recita del Regina Caeli; alle 16.30 l’incontro con i giovani, sempre in piazza san Carlo; alle 17.30 la visita in Duomo per venerare la Sindone; alle 18.30 l’incontro con gli ammalati e gli ospiti del Cottolengo alla Piccola Casa della Divina Provvidenza. La piantina del percorso papale si trova in allegato e in home page del sito www.sindone.org .

Alla Messa in una piazza San Carlo allestita in modo da poter accogliere 25 mila persone, parteciperanno anche 600 autorità e 300 ammalati. Concelebreranno 30 Vescovi, di cui 8 cardinali, 700 tra  preti e diaconi. Animeranno la liturgia 800 “Pueri cantori” e circa 200 tra musicisti e membri del coro.

Grazie a sei maxi schermi (due in piazza san Carlo, due in via Roma, uno in piazza Castello e uno presso le Porte Palatine) i fedeli potranno seguire in diretta l’intera visita del Papa.

Tra gli appuntamenti di oggi ricordiamo, alla vigilia della festa liturgica di san Giuseppe Benedetto Cottolengo e nell’attesa della visita del Papa alla Piccola Casa, alle 21 la Messa in Duomo presieduta dal superiore generale del Cottolengo, padre Aldo Sarotto, per tutta la famiglia cottolenghina.

Sempre alle 21 il concerto del Complesso Vocale Musicale “Musica Laus”, “Ubi caritas et amor ibi deus est”, guidato dal direttore Marcella Tessarin presso la Chiesa del Santo Sudario (via Piave 14).

Domani, venerdì 30 aprile, alle 21 andrà in scena al teatro della Crocetta (via Piazzi 25), lo spettacolo multimediale “Sulle ali della Sindone”, della compagnia “La tenda dell’abbraccio”.

Come ogni venerdì, da Piazzetta Reale partirà la consueta via Crucis curata dall’Ufficio Liturgico della diocesi di Torino, questa volta accompagnata dai Pueri cantores della Federazione Internazionale Pueri Cantores.

Si ricorda che ogni venerdì il percorso di visita resta aperto sino alle 22.15 (ultimo ingresso) e la porta centrale del Duomo sino alle 23.

Torino, 29 aprile 2010






UNITALSI “PROTAGONISTA” ALLA SINDONE

Oltre tremila tra ammalati e volontari dell’Unitalsi

Sarà l’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) la “protagonista” delle prossime giornate di ostensione. 700 pellegrini Unitalsi della Sicilia orientale sono infatti attesi domani, sabato 1 maggio alle 11, con un treno speciale proveniente da Lourdes per visitare la Sindone prima di rientrare a Palermo. La sezione piemontese dell’associazione accoglierà i soci in arrivo (alle 6.30 circa alla stazione di Porta Nuova) e metterà a loro disposizione 300 volontari per accompagnarli nel corso della permanenza in città. Le sezioni di tutte le altre regioni saranno invece a Torino venerdì 7 e sabato 8 maggio per il pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi, un viaggio che coinvolgerà oltre 2 mila persone che, l’8 maggio alle 11.15, parteciperanno alla celebrazione eucaristica alla chiesa del Santo Volto presieduta dal cardinale Severino Poletto.

La giornata di oggi è stata invece caratterizzata dalla grande affluenza di studenti delle province milanesi e da numerosi gruppi di parrocchie: 170 studenti della scuola media Santa Dorotea di Arcore, 53 alunni della scuola elementare della scuola Madre Bucchi di Milano, 40 ragazzi della scuola media Alessandro Manzoni di Canegrate. Oltre 100 i pellegrini arrivati invece dalle parrocchie di Pavia e in particolare dalla basilica di S. Pietro in Ciel d’oro, dove si trovano le tombe di s.Agostino e di Severino Boezio.

Tra i visitatori di oggi anche 600 persone della Chiesa copta ortodossa di Milano, un folto gruppo di pellegrini russi provenienti dalla Germania, 50 fedeli lituani e una decina di pellegrini in carrozzella accompagnati dall’Ordine di Malta della Lituania, il cui viaggio proseguirà nei prossimi giorni verso Lourdes.

Presenti in Duomo anche alcune personalità, tra le quali la collezionista d'arte contemporanea  Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, l’ambasciatrice dell’Ecuador Alba Coello de Barboza e il cardinale Giovanni Lajolo, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

Ricordiamo che questa sera alle 21, come ogni venerdì, da Piazzetta Reale, partirà la via Crucis curata dall’Ufficio Liturgico della diocesi di Torino, accompagnata dai Pueri cantores della Federazione Internazionale Pueri Cantores.

Domani sono invece attesi, oltre al treno dell’Unitalsi proveniente da Lourdes, anche la diocesi di Benevento, la diocesi di Massa e una delegazione di giovani della diocesi di Lucca, accompagnati dal Vescovo mons. Italo Castellani. In visita alla Sindone anche il Vescovo Cornellius Korir proveniente dal Kenya.

Visita Papa diretta tv

Ricordiamo che chi vorrà seguire da casa la visita del Santo Padre, domenica 2 maggio, potrà farlo grazie alla diretta tv che Rai, Telepace, Telesubalpina e TV2000 trasmetteranno. In particolare, a partire dalle 9.45, sarà trasmesso l’incontro del Santo Padre con la cittadinanza, la Santa Messa e Regina Coeli.

Gli appuntamenti in programma dalle 16.30 in poi (l’incontro del Papa con i giovani, la venerazione della Sindone all’interno del Duomo e l’incontro con i malati presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza) saranno invece trasmessi da Telepace, Telesubalpina e Tv2000.

Torino, 30 aprile 2010






IN 50MILA PER LA MESSA DEL PAPA

Calorosissima l’accoglienza riservata dai torinesi a papa Benedetto XVI. Oltre 50 mila le persone che questa mattina hanno seguito la Santa Messa in piazza San Carlo e attraverso i maxischermi di via Roma e piazza Castello.






TUTTO PRONTO PER IL PAPA

E’ ormai tutto pronto per accogliere Papa Benedetto XVI. Quasi ultimato l’allestimento dell’altare in piazza san Carlo, sul quale il Pontefice celebrerà la santa Messa alle 10, dopo aver ricevuto il saluto del sindaco e dell’Arcivescovo.

Un palco semplicissimo sia negli arredi che nei materiali, appositamente scelti dallo studio Cavaglià di Torino, per lasciare che a fare da cornice all’altare siano le due chiese storiche della piazza, S.Cristina e S.Carlo. La struttura in metallo è interamente rivestita di cotone bianco, cosi come il telone superiore. Alle spalle dell’altare, sul fondale, una croce stilizzata che richiama quella riprodotta sulle stole degli 800 concelebranti.

Anche orafi e fioristi hanno contribuito all’accoglienza del Papa. Una croce decorata in oro ed argento, su disegno originale, con targhe in oro ed ametiste, sulla quale sarà incisa l’immagine del Volto sindonico e il motto di questa ostensione “Passio Christi - Passio Hominis” sarà consegnata al Papa  in dono domani, domenica 2 maggio,  dalpresidente provinciale dei Gioiellieri, Orafi, Orologiai ed affini di Torino.

Accanto agli orafi, anche i fioristi, hanno voluto adornare con composizioni floreali i principali luoghi che ospiteranno la visita papale. Per il palco e il presbiterio si è pensato a fiori espressamente fatti arrivare da San Remo per creare composizioni scenografiche giocate sulle tonalità del bianco e del giallo, a cui si accompagneranno sul palco, come verde ornamentale, composizioni di pitosforo variegato e di edera verde. Per la visita in Duomo, la scalinata ripeterà i motivi e i colori floreali del palco di piazza San  Carlo con l’aggiunta di fiori di Sterlitia; sotto il Telo sindonico, davanti all’inginocchiatoio, semplici rami bianchi di Phalaenopsis. E davanti all’altare del SS.Sacramento, dove il Papa sosterà in preghiera, verranno collocate composizioni in stile “vegetativo” con fiori di pisello e fresie bianche.

Continua intanto la processione incessante di pellegrini. Un numeroso gruppo di fedeli Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) della Sicilia orientale è passato questa mattina all’alba in visita alla Sindone. Arrivati con un treno speciale da Lourdes, i pellegrini hanno deciso di allungare il loro percorso fermandosi a Torino, prima di rientrare a Palermo. Tra i 700 siciliani, molte “dame” e “barellieri” che prestano servizio a malati e disabili accompagnandoli nei diversi pellegrinaggi. “Venerare la Sindone è stato il completamento ideale del viaggio a Lourdes – dichiara la ventunenne Giusy Virruso – il nostro servizio al prossimo parte dall’esempio di Gesù, che si è donato agli ultimi, e la Sindone è un segno di cui abbiamo bisogno per ricevere una scossa nella vita quotidiana”. Per Marco Stanziale, che per 10 giorni ha fatto servizio con gli ammalati, “stare davanti alla Sindone è stato come vedere Gesù di persona, perché ci sono tutti i segni della sua Passione. Inoltre, a Lourdes il tema pastorale di quest’anno  è la croce, abbiamo quindi trovato un immediato collegamento tra la grotta e la Sindone”. “Vedere la Sindone e riflettere su ciò che ha patito il Signore per noi – confida un’anziana ammalata – mi ha dato molta forza per andare avanti”.

Tra i pellegrini di oggi anche  l’ambasciatore Usa in Vaticano Miguel Humberto Diaz, “collega” del Papa. Anche Diaz, infatti, è stato un professore di Teologia, per molti anni in un College del Minnesota intitolato proprio a san Benedetto. Nel pomeriggio anche alcuni fedeli della diocesi di Sora accompagnati dal Vescovo mons. Filippo Iannone e Vittorio Emanuele di Savoia con la moglie Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto.

Ricordiamo le tappe fondamentali della visita papale di domani, domenica 2 maggio:

alle 10 la Messa in piazza San Carlo seguita alle 12 dalla recita del Regina Coeli.

a partire dalle 14.30, sempre in piazza san Carlo, i giovani saranno accolti dalle musiche del "grande coro Hope", composto da 270 ragazzi della diocesi

alle 16.30 l’incontro del Papa con i giovani

alle 17.30 la visita in Duomo per venerare la Sindone

alle 18.30 l’incontro con gli ammalati e gli ospiti della Piccola Casa della Divina Provvidenza.

Visita Papa diretta tv

Ricordiamo che chi vorrà seguire da casa la visita del Santo Padre, domenica 2 maggio, potrà farlo grazie alla diretta tv che Rai, Telepace, Telesubalpina e TV2000 trasmetteranno. In particolare, a partire dalle 9.45, sarà trasmesso l’incontro del Santo Padre con la cittadinanza, la Santa Messa e Regina Coeli.

Gli appuntamenti in programma dalle 14.30 in poi (l’incontro del Papa con i giovani, la venerazione della Sindone all’interno del Duomo e l’incontro con i malati presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza) saranno invece trasmessi da Telepace, Tv2000 e Telesubalpina. 
Sul sito ufficiale dell’ostensione www.sindone.org sono disponibili invece il libretto della santa Messa che sarà celebrata da Papa Benedetto XVI in piazza san Carlo, il  programma e il percorso che il Pontefice  effettuerà lungo le strade del centro e la tutte le informazioni di servizio necessarie a giornalisti, fotoreporter, operatori radio e televisivi per muoversi durante la giornata.

Le statistiche settimanali sull’afflusso dei pellegrini e il programma settimanale degli appuntamenti  alla Sindone saranno pubblicati lunedì 3 maggio.

Torino, 1 maggio 2010






Dalla diocesi di Ravenna il milionesimo pellegrino

Quello di oggi è stato per l’ostensione il giorno del milionesimo pellegrino in visita alla Sindone. La “signora  a sette cifre” è una mamma di 44 anni,  Annalisa Stefanelli, giunta dalla diocesi di Ravenna (parrocchia di San Giovanni Battista) con i suoi cinque figli (il primogenito ha 15 anni, la più piccola 5) e la suocera Ornella Asioli. A mamma Annalisa, sorridente e un po’ stupita per essere circondata da un nugolo di fotografi,  il presidente del Comitato organizzatore dell’ostensione, Fiorenzo Alfieri, ha consegnato uno zainetto con un dvd dedicato alla Sindone e uno sulle prossime celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, il libro di mons.  Giuseppe Ghiberti, “Davanti alla Sindone”, e un omaggio legato alla tradizione gastronomica piemontese: una confezione di agnolotti. Alla domanda formulata da un giornalista su che cosa si attendeva dalla visita al Telo, Annalisa ha detto di auspicarsi che “la Sindone porti tante conversioni nelle famiglie”.

Poco più tardi è arrivato in Duomo l’Arcivescovo di Milano, il cardinal Dionigi Tettamanzi, accompagnato dai vescovi ausiliari e da 2600 pellegrini della diocesi meneghina giunti con 55 pullman. “Non dimentichiamo mai della sofferenza infinita patita, ma non dimentichiamo pure dell’amore del Signore ancora più infinito delle sue sofferenze” – ha sottolineato il cardinal Tettamanzi. L’Arcivescovo di Milano, prima di recarsi in Duomo, ha celebrato la Messa nella basilica di Maria Ausiliatrice con cento sacerdoti della sua diocesi. Dal capoluogo lombardo, complessivamente, è previsto fino al termine dell’ostensione l’arrivo di 50 mila pellegrini. La visita dei milanesi alla Sindone ha un significato particolare, perché ricorda il viaggio dell’Arcivescovo Carlo Borromeo: per abbreviare il suo cammino il duca di Savoia, Emanuele Filiberto, fece trasportare la Sindone a Torino, nel 1578. E da allora il Telo non è più tornato oltre le Alpi.

Nel corso della mattinata, nell’ambito del pellegrinaggio milanese, l’Arcivescovo emerito di Torino, il cardinal Giovanni Saldarini, ha sostato davanti alla Sindone, accompagnato dal suo successore, il cardinale Severino Poletto, che ha pregato con lui e con i suoi familiari, ricordando il mistero di sofferenza che collega così profondamente il Telo alle nostre vite.

Tra i pellegrini della giornata anche l’attore Massimo Lopez. “È la mia seconda volta di fronte la Sindone – ha ricordato Lopez. Venni a Torino per l’ostensione del  1978, ma mai avevo provato un’emozione così forte. Ora la guardo con una consapevolezza e una maturità completamente diverse. Sono credente, ma è una suggestione che va oltre la fede, è la prova tangibile della sofferenza dell’uomo”.
Previsto per domani in serata, dopo aver percorso a piedi 250 chilometri, l’arrivo di 17 pellegrini partiti da Nizza lo scorso 27 aprile. E’ un gruppo formato da “penitenti rossi” e da alcuni “Amici di St. Jacques” che ripercorre il tragitto che nel 1718 fece, nel suo passaggio di ritorno da Santiago di Compostela verso Bologna, padre Gian Lorenzo Buonafede Vanti. Torino, 6 maggio 2010






VILLAGGIO GIOVANI SUPERATI I 3.500 OSPITI

Ha superato i 3500 passaggi, tra ospiti e pellegrini, il «villaggio dei giovani» realizzato nel complesso del Seminario minore di viale Thovez 45, a Torino.

Il villaggio, allestito grazie alla collaborazione della Protezione Civile di Torino, ha finora accolto più di 1700 ragazzi provenienti dalle diocesi e dalle associazioni di tutta Italia e oltre 1500 visitatori incuriositi dalle mostre e dagli spettacoli allestiti dai volontari e dall’Ufficio per la Pastorale dei giovani di Torino. Un vero e proprio punto di incontro, dove i ragazzi provenienti da ogni parte d'Italia hanno potuto in queste settimane incontrarsi, stringere relazioni e prendere parte alle numerose iniziative spirituali e culturali.

Tra le regioni più presenti nel villaggio il primato spetta al Molise e alla Puglia. Questo weekend, oltre a numerosi gruppi provenienti da Fano e Lecce, sono attesi più di 200 ragazzi dell’Azione cattolica regionale del Piemonte.

Ad affollare il parco del Seminario oltre 200 tende, 26 container, bagni e cucine. Il villaggio si compone poi di un teatro all’aperto, per celebrazioni e concerti e di uno spazio attrezzato per l’ospitalità dei giovani. Domani, sabato 8 maggio alle 21, il teatro all’aperto ospiterà lo spettacolo “Tutti insieme appassionatamente”, a cura della Commissione giovani unità pastorale 25. Tra i visitatori passati oggi in Duomo per vedere la Sindone, il Vescovo di Vijayawada (India) mons. Prakash Mallavarapu che ha dichiarato: “Per me è stata una benedizione poter       venire a vedere la Sindone. Ho pregato davanti al Telo, affinché tutti possano trovare la fede in Gesù”. Ad accompagnare il vescovo indiano alcuni membri dell’associazione torinese NewLife-Nuova Vita, impegnata dal 1984 in adozioni internazionali e progetti di cooperazione con il sud est dell’India.

Sono arrivati invece a Torino nel tardo pomeriggio i 17 pellegrini partiti  a piedi da Nizza lo scorso 27 aprile. Lungo i 250 km di percorso, sono stati accolti nelle parrocchie e nei centri comunali. Ad accompagnarli in Duomo il delegato dell’Associazione “Amis de St. Jacques - Cote d’Azur”, Jean Paul Petin e il delegato della Confraternita San Jacopo di Perugia, Mario Collino.

Ricordiamo che questa sera alle 21, come ogni venerdì, da Piazzetta Reale, partirà la via Crucis curata dall’Ufficio Liturgico della diocesi di Torino.

È atteso invece per domani, sabato 8 maggio, il pellegrinaggio nazionale di tutte le sezioni italiane dell’Unitalsi. Un viaggio che coinvolgerà oltre 2 mila persone che in mattinata, alle 11.15, parteciperanno alla celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Severino Poletto, presso la chiesa del Santo Volto.

Sempre domani, in Duomo alle 21, si terrà la sacra liturgia animata dalla comunità degli Ortodossi russi di Venezia accompagnati dal Vescovo mons. Innocenzo e con rappresentanze di Francia, Germania e Spagna.

Torino, 7 maggio 2010






DA TUTTA ITALIA I MALATI DELL’UNITALSI

Oltre 2.500 tra malati, disabili e accompagnatori provenienti da tutta Italia per il pellegrinaggio nazionale organizzato dall’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali), sono giunti oggi in visita alla Sindone. Con 38 bus e 12 pulmini sono arrivati questa mattina da Calabria, Campania, Basilicata, Puglia, Molise, Marche, Lazio, Friuli, Veneto, Trentino, Lombardia e Liguria.
Hanno iniziato il pellegrinaggio torinese nella chiesa del Santo Volto, dove alle 10.30 sono stati accolti dai responsabili piemontesi dell’associazione e dove, alle 11, hanno seguito l’intervento di mons. Giuseppe Ghiberti su “La Sindone: provocazione per l’uomo del nostro tempo”. Il card. Severino Poletto ha poi presieduto la concelebrazione eucaristica.

Nel pomeriggio i 2500 pellegrini, con oltre 250 carrozzine sono passati davanti al Telo. «È stata – ha commentato Giulio, anziano in carrozzina giunto dal Molise – un’esperienza molto toccante vedere questa immagine di sofferenza impressa sul Telo che ricorda quella di tutti i malati». «La nostra associazione – ha spiegato mons. Luigi Moretti, assistente nazionale dell’Unitalsi e vicegerente della diocesi di Roma – è da sempre attenta al malato, al povero e all’ultimo. Venire qui in pellegrinaggio significa incontrare la sofferenza di Gesù: un grande esempio che ci fa riscoprire la sofferenza dei malati».

Questa sera alle 21 i pellegrini dell’Unitalsi si riuniranno al Cottolengo per la processione «aux flambeaux» guidata da mons. Luigi Moretti per le vie della Piccola Casa. Domani, ancora al Cottolengo, alle 9.30 parteciperanno alla Messa presieduta da mons. Moretti; nel pomeriggio visiteranno i luoghi dei santi sociali torinesi.

Tra i pellegrini di oggi, sono passati davanti al Lino, nel primo pomeriggio, i 12 pellegrini partiti a piedi da Nizza lo scorso 27 aprile, che in mattinata hanno visitato il Museo della Sindone (allegata foto Di Marco).

In preparazione al convegno internazionale che si terrà domani mattina a Superga, hanno compiuto, sempre nel pomeriggio, il pellegrinaggio alla Sindone oltre 200 «Foulards blancs», realtà nata in Francia nel 1926 nell’ambito dello scoutismo e che in Italia fu avviata dal torinese Luciano Ferraris, scomparso 20 anni fa.

Questa sera alle 21 in Duomo, si terrà la Sacra Liturgia presieduta dall’Arcivescovo Innocenzo della diocesi del Chersoneso (Europa Occidentale) per un gruppo di ortodossi russi, di cui 1000 hanno visitato in giornata la Sindone.

Tra i pellegrini di domani si attende un folto gruppo di giovani del Centro San Matteo della Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Genova e il pellegrinaggio della diocesi di Carpi.

Domani pomeriggio, dalle 15 alle 19, si terrà a Porta Palazzo «In piazza si va!», festa conclusiva della manifestazione patrocinata dal Comitato per l’Ostensione della Sindone «Contemplando il Volto di Cristo, andiamo incontro al volto del povero», organizzata dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.

Torino, 8 maggio 2010






QUARTA SETTIMANA DI OSTENSIONE:
OLTRE 300 MILA PELLEGRINI

Statistiche. Nella quarta settimana di ostensione, da sabato 1 a venerdì 7 maggio, sono passati davanti alla Sindone 303.711 pellegrini prenotati. Dall’inizio dell’ostensione sono sfilate davanti alla Sindone 1.024.147persone. Il milionesimo pellegrino, passato nella giornata di giovedì, è stata la signora Annalisa Stefanelli, di Ravenna.

Altre 90 mila persone circa sono entrate in Duomo questa settimana dalla porta centrale, per la quale non occorre alcuna prenotazione. Nella navata centrale della cattedrale è possibile, vedendo la Sindone da più lontano, sedersi nei banchi e fermarsi in preghiera.
Ad oggi, 9 maggio, le prenotazioni hanno raggiunto la cifra di 1.772.999 persone.

Anche il sito www.sindone.org nell’ultima settimana ha visto crescere il flusso di visitatori: da sabato 1 maggio a sabato 8 le pagine visitate – da oltre 150 mila utenti - sono state quasi un milione (970 mila): le più lette restano le pagine dedicate alle prenotazioni (160 mila), seguite da quelle con le indicazioni logistiche per raggiungere la città (49 mila) e per la visita (33 mila) e dalla fotogallery (7.500). Tra le informazioni  richieste al motore di ricerca compare al primo posto la parola «prenotazione», ma c’è anche chi cerca già la «prossima ostensione». In media la maggior parte dei navigatori si sofferma sul sito dai 3 ai 5 minuti, un tempo che per il mondo del web segnala un buon interesse verso i contenuti proposti e non solo una «visita occasionale».

Una giornata animata da canti, artisti di strada, spettacoli di magia e danze popolari. Si è svolto infatti questo pomeriggio, nel quartiere di Porta Palazzo alle spalle del Duomo, il festival solidale “In piazza si va”, la festa conclusiva della manifestazione «Contemplando il Volto di Cristo, andiamo incontro al volto del povero», organizzata dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII con il patrocinio del Comitato per l’ostensione.

Un momento di festa e di incontro tra le diverse realtà di volontariato giunte in città per visitare la Sindone e per festeggiare insieme i trent'anni di attività in Piemonte della Comunità Papa Giovanni XXIII. Tra le tante associazioni presenti, i Centri Servizi per il volontariato, gli Scout Agesci Torino, il Gruppo di Solidarietà Internazionale Amici di Joaquim Gomes Onlus,  gli Alunni del Cielo e l’associazione “I Giullari di Dio”.
La Comunità Papa Giovanni XXIII è attiva oggi in Italia e in 25 Paesi del mondo, attraverso più di 500 case famiglia e strutture di accoglienza e numerosi progetti di emergenza umanitaria. Ne fanno parte circa 1800 membri, di cui oltre 200 in Piemonte.

Tra i visitatori di oggi, la diocesi di Carpi, un numeroso gruppo di ortodossi provenienti da Alessandria; da Torino 150 pellegrini della parrocchia della Santa Famiglia di Nazareth e 200 della parrocchia san Barnaba e Visitazione di Maria Vergine, 500 dalla Brianza e 500 fedeli dell’unità pastorale 18.

Domani, lunedì 10 maggio, sono attesi Alexander Manninger, portiere della Juventus, 108 persone della diocesi di San Miniato e una delegazione di pellegrini provenienti dalla diocesi di Cefalù accompagnata dal Vescovo mons. Vincenzo Manzella.

Sabato 15 maggio alle 21 in Duomo mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, tiene la conferenza sul tema “Dolore dell’uomo, passione di Cristo”. L’incontro è promosso dal Comitato per l’ostensione della Sindone in collaborazione con l’associazione Sant’Anselmo.






Ospiti attesi nella settimana dal 10 al 17 maggio

    Lunedì 10 maggio:

  • 11:00 - Alexander Manninger, portiere Juventus
  • 12:15 - Diocesi di San Miniato (108 persone)
  • 17:00 - Diocesi di Cefalù – Vescovo mons. Vincenzo Manzella

  • Martedì 11 maggio:

  • 12:00 - Chiesa Copta Ortodossa di Naghi Hamadi
  • 15:00 - Silvester Punnumatan – Vescovo Kerala
  • 15:30 - Ambasciatore del Perù

  • Mercoledì 12 maggio:

  • 11:30 - Vicerettore Università Ortodossa di Mosca

  • Giovedì 13 maggio:

  • 09:15 - Diocesi di Parigi – 800 persone
  • 09:45 - Diocesi di Savona
  • 11:30 - Console d’Egitto Makram Wassef Nabila

  • Venerdì 14 maggio:

  • 11:00 - Diocesi di Mantova (Campanile)
  • 11:15 - Vescovo di Ischia, mons. Filippo Strofaldi

  • Sabato 15 maggio:

  • 11:00 - Diocesi di Cremona – Vescovo mons. Dante Lafranconi
  • 11:00 - Cavalieri mauriziani – 100 persone
  • 12:30 - Diocesi Jesi – Vescovo mons.  Gerardo Rocconi – 200 persone
  • 13:30 - Diocesi di Vigevano – Vescovo mons. Claudio Baggini – 100 persone
  • 15:00 - Ambasciatore del Guatemala Alfonso Matta Fahsen

  • Domenica 16 maggio:

  • 18:00 - Arcidiocesi di Catania

    Lunedì  17 maggio:

  • 09:30 - Vescovo di Luxor-Tebe dei Copti Joannes Zakaria






AL SALONE CON LA SINDONE

Il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, interviene sul tema i “Segni della memoria e la sfida educativa”, in programma venerdì 14 maggio, alle 18.00 nella Sala Gialla del Salone del Libro.

Il card. Bagnasco guiderà il pellegrinaggio alla Sindone della diocesi di Genova il prossimo 21 maggio.
L’incontro del Salone è organizzato dall’Associazione Sant'Anselmo in collaborazione con il Servizio nazionale per il progetto culturale, l'Arcidiocesi di Torino, l'Unione Editori e Librai Cattolici Italiani.

Tra le visite di oggi alla Sindone, un migliaio di casalesi e monferrini arrivati in  mattinata a Torino. Dopo la visita in Duomo, i pellegrini hanno partecipato alla solenne celebrazione nella chiesa di San Filippo, presieduta dal Vescovo mons. Alceste Catella.

In visita oggi anche Lia Scarcella, da oltre vent'anni crocerossina oggi vicepresidente della Croce Rossa di Milano e il vicerettore dell’Università ortodossa di Mosca Padre Georgij Orechanov, che dopo essersi inginocchiato davanti alla Sindone ed aver ascoltato la preghiera recitata dall’interprete in russo ha dichiarato: «Sono grato a Dio e alla Vergine Maria di aver potuto pregare davanti alla reliquia più importante della cristianità. E parlo di una reliquia  e non un’icona in quanto non è opera della mano dell’uomo ma della mano di Dio».

Inoltre, come ogni mercoledì, il pomeriggio è stato dedicato in particolare alle visite di circa tremila malati e disabili.

Ricordiamo questa sera in Duomo, alle  21, la S. Messa a cura del Gruppo Operatori Ecumenici del Piemonte e con gli Oblati Benedettini, accompagnata dai Cori gregoriani "Cantus Ecclesiae" e "Sacrificium Laudis".

Inizierà domani, giovedì 13 maggio, il pellegrinaggio a piedi di un gruppo di Scout adulti cattolici (Masci) del Piemonte. Il cammino partirà da Sant’Ambrogio, per proseguire il 14 con la salita  alla sacra di san Michele e la visita della città medievale di Avigliana e, il giorno successivo tappa all’Abazia di Sant’Antonio di Ranverso per arrivare poi, domenica 16 maggio, al Duomo di San Giovanni. Un viaggio, tra fede e cultura, che si snoderà lungo un percorso di circa 50 chilometri.

Attese invece domani in Duomo 800 persone dalla diocesi di Parigi, guidate dall’Arcivescovo card. André Vingt Trois, il pellegrinaggio della diocesi di Savona e il Console d’Egitto Makram Wassef Nabila.






Parigi visita La sindone

Bambini, famiglie, adulti, scouts provenienti da Parigi hanno invaso questa mattina via Roma, pregando lungo il cammino da Porta Nuova fino in Duomo. Il gruppo, formato da circa 800 persone, era partito ieri sera dalla capitale francese, e nella mattina di oggi è passato davanti alla Sindone.

Con loro, il cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi, che dopo aver sostato davanti al Lino ha dichiarato: «È impressionante! È la prima volta che vengo a vedere la Sindone. È un’immagine forte, che dice molto a tutti noi».

Stamane il gruppo ha partecipato alla Messa nella chiesa di San Filippo. I francesi resteranno in Piemonte fino a domenica 16: nei prossimi giorni visiteranno Valdocco, Becchi di Castelnuovo, Pollone – paese di Pier Giorgio Frassati, di cui il 20 maggio ricorre il ventennale della beatificazione – e Oropa.

«Dopo aver visto la Sindone mi sento già cambiato. Ho provato un’emozione molto forte, che non mi sarei aspettato. D’ora in poi porterò la Sindone anche nel mio lavoro: sto studiando l’immagine del Telo per una statua che voglio realizzare». È il commento a caldo dello scultore giapponese Etsuro Sotoo, che dal 1978 lavora nella Sagrada Familia di Barcellona. Tra le sue opere, il completamento, con quindici angeli, della Facciata della Natività. Ad accompagnarlo l’architetto José Manuel Almuzara, presidente della Gaudì Beatification Society, secondo cui «la spiritualità del geniale architetto catalano Gaudì, del quale è in corso la causa di beatificazione, trova espressione nell’immagine della Sindone e nel messaggio che contiene».

In visita alla Sindone anche il Capo di Stato maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini. Uscendo dalla sacrestia nuova del Duomo, accompagnato dal generale Franco Cravarezza e da altri esponenti della Regione militare Nord, il generale Camporini ha commentato: «È un momento di grande intensità! È straordinario e significativo come la tenuità di quei segni, impressi sul Lino, emanino un così forte segnale».
Domani, sono attesi in visita alla Sindone i pellegrinaggi della diocesi di Mantova, accompagnata dal Vescovo mons. Roberto Busti, e della diocesi di Ischia, con mons. Filippo Strofaldi.

Ricordiamo, infine, che sabato 15 maggio alle ore 21 in Duomo mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, tiene la conferenza sul tema “Dolore dell’uomo, passione di Cristo”. L’incontro è promosso dal Comitato per l’ostensione della Sindone in collaborazione con l’associazione Sant’Anselmo.






PELLEGRINAGGI DAL NORD ITALIA

Una giornata all’insegna delle regioni del nord Italia quella di oggi, venerdì 14 maggio. Spetta infatti a Lombardia, Piemonte e Veneto il primato di presenze giornaliere: sono stati 2.300 i pellegrini lombardi passati in Duomo, oltre 1.500 quelli piemontesi e circa 1.400 quelli giunti dal Veneto per visitare la Sindone.

Un migliaio di pellegrini sono giunti, stamane, dalla sola diocesi di Mantova guidati dal Vescovo mons. Roberto Busti. “Ho provato molta commozione nel vedere un segno fedele, non una prova, di tutto quello che Dio ha fatto per comunicarci il suo amore – ha commentato mons. Busti – Dolore, sofferenza e morte ci impediscono di capire il bene che il Signore ci vuole. La Sindone è un segno di speranza e di salvezza che la gente ha bisogno di vedere, e la compostezza di tutti questi pellegrini significa che il mondo non è così tragico come sembra apparire. La fede - ha concluso mons. Busti -  è un cammino di speranza e disponibilità  e il Telo è la testimonianza che tutto il male che mina la credibilità in Dio è stato superato”.

Vescovo di Mantova dal 2007, mons. Busti è anche presidente dell’Associazione cattolica esercenti cinema (Acec).

Nel primo pomeriggio, hanno inoltre visitato la Sindone circa 300 pellegrini del Movimento rinascita cristiana, provenienti da tutta Italia, accompagnati dalla responsabile nazionale dell’associazione Elvira Orzatesi. Dopo la visita in Duomo, i pellegrini sono stati accolti nella chiesa di San Lorenzo dal rettore don Franco Martinacci, che ha guidato una breve meditazione.

Ancora nel pomeriggio si è tenuto il pellegrinaggio regionale dell’Unitalsi piemontese al quale hanno partecipato 750 persone. Il pellegrinaggio era stato introdotto, alle 15 presso la chiesa della Piccola Casa della Divina Provvidenza, dal presidente regionale dell’associazione Maurizio Giraudo e da una Messa presieduta da mons. Giuseppe Ghiberti, presidente della Commissione diocesana della Sindone.

In serata in Duomo anche i pellegrini della diocesi di Mantova, accompagnati dal Vescovo mons. Roberto Busti, della diocesi di Ischia, con mons. Filippo Strofaldi e 500 pellegrini della diocesi di Pisa accompagnati dal Vescovo mons. Giovanni Paolo Benotto. Commosso, ha firmato il registro delle visite anche il presidente del Consiglio regionale della Regione Marche, Vittoriano Solazzi.

Ricordiamo che questa sera alle 21, come ogni venerdì, da Piazzetta Reale, partirà la via Crucis curata dall’Ufficio Liturgico della diocesi di Torino.

È atteso invece  domani, sabato 15 maggio, l’Arcivescovo di Leopoli (Ucraina), mons. Mieczysław Mokrzycki. In arrivo anche alcuni pellegrini della diocesi di Cremona, accompagnati da mons. Dante Lafranconi; della diocesi di Jesi, con mons.  Gerardo Rocconi e  della diocesi di Vigevano, con mons. Claudio Baggini.

Ricordiamo, infine, che domani alle 21 in Duomo mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, tiene la conferenza sul tema “Dolore dell’uomo, passione di Cristo”. L’incontro è promosso dal Comitato per l’ostensione della Sindone in collaborazione con l’associazione Sant’Anselmo.






Dopo il Grande Vespro ortodosso, i pellegrini d’oltreoceano

Tantissimi i fedeli presenti ieri sera in Duomo per il solenne Mattutino presieduto dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e primo collaboratore del patriarca Kirill. Al Grande Vespro ortodosso hanno preso parte 6 vescovi, numerosi sacerdoti e oltre 600 pellegrini russi. Presente alla celebrazione il card. Severino Poletto il quale, rivolgendosi al rappresentante della Chiesa d’Oriente, ha dichiarato di essere «lieto a nome della Chiesa di Torino di accogliere Sua eminenza il metropolita Hilarion, che viene qui a venerare la Santa Sindone con questo solenne Mattutino.  L’accoglienza nella preghiera – ha proseguito l’Arcivescovo di Torino – indica la fede che ci unisce insieme: in Cristo; nella devozione per la Santa Madre di Dio; nella devozione a questa Santa Sindone che ci mostra il mistero della morte e risurrezione di Gesù». Il card. Poletto ha chiesto al metropolita Hilarion di portare un saluto al Patriarca Kirill, augurandosi che presto possa avvenire l’incontro con Papa Benedetto XVI. Al termine della liturgia Hilarion ha donato al card. Poletto un’icona raffigurante l’immagine del Salvatore.

Ancora una giornata, quella odierna, con grande afflusso di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Tra gli stranieri numerosi quelli giunti d’oltreoceano, in maggioranza fedeli statunitensi, mentre tra i visitatori italiani da segnalare i 300 pellegrini delle parrocchie romane e, soprattutto, i 500 giovani della Comunità Cenacolo accompagnati dalla fondatrice, suor Elvira Petrozzi. Un piccolo esercito di fazzoletti variopinti che lungo tutto il percorso di avvicinamento alla Sindone ha sussurrato melodie alternate alla recita di  preghiere. I giovani della Comunità Cenacolo - nata nel 1983 per recuperare i ragazzi vittime di situazioni familiari difficili e della droga - provengono da Italia, Libano, Lituania, Slovacchia, Francia, Croazia, Irlanda e Messico. «Significativa, per questi giovani, l’incontro in Duomo con la sofferenza del Cristo» ha detto padre Stefano Aragno, 41 anni, uno dei quattro sacerdoti del gruppo di Saluzzo, sede della casa madre della Comunità.  «Soprattutto per loro, che la morte ce l’avevano dentro», ha aggiunto padre Aragno. Insieme a loro anche una ventina di giovani suore missionarie della Risurrezione, comunità religiosa nata di recente in seno al Cenacolo.

Quest’oggi, tra i pellegrini della Sindone, il cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale dei migranti. «Non è la prima volta che vengo per l’ostensione – ha dichiarato – La Sindone è la testimonianza della sofferenza di un uomo nella sua infinita missione d’amore. Deve invitarci ad una conversione di vita e a chiederci: cosa facciamo noi per i nostri fratelli?». Davanti alla Sindone, nel pomeriggio, sono passati anche numerosi docenti dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Ricordiamo questa sera alle 21, presso la chiesa parrocchiale di Santa Giulia “Note per la Sindone “, il concerto organizzato in  occasione dell'ostensione della Sindone e di Torino Capitale europea dei Giovani 2010, con la collaborazione dell’Unione Musicale di Torino, nell'ambito del Circuito musicale regionale "Piemonte in Musica". Ospite della rassegna, questa sera, l’organista Roberto Bertero.

Torino, 18 maggio 2010






IL PELLEGRINAGGIO DEL PRELATO DELL’OPUS DEI

Grande raccoglimento e commozione questa mattina in Duomo per il prelato dell’Opus Dei, mons. Javier Echevarría Rodríguez, giunto in pellegrinaggio con i suoi collaboratori. Il successore di san Josemaria Escrivà de Balaguer, dopo aver visto il filmato sulla Sindone nella sala della prelettura, passando dalla sacrestia, si è recato in cattedrale per un momento di preghiera e riflessione in ginocchio davanti al Telo.

«È la prima volta che mi trovo a pregare davanti alla Sindone. Vedere il Telo è stato come  avvicinarsi alla passione di Gesù e all’amore che questa passione significa». Così ha esordito all’uscita dal Duomo, Jean Marie Jehl vicario generale della diocesi di Constantine (Hippone) in Algeria, di cui fu vescovo sant’Agostino. «È stata un’emozione grande vedere così tanta gente riempire una chiesa già dalle prime ore del giorno, per assistere alla Messa quotidiana».

«La Sindone richiama l’esperienza di un Dio che ha talmente amato l’uomo da accettare simili sofferenze – ha invece dichiarato Gianfranco Morgando, attuale segretario regionale del Partito democratico del Piemonte, all’uscita del Duomo dopo aver fatto l’intero percorso da viale 1 maggio, accompagnato dalla moglie –  Guardando il Telo, ci si trova davanti un Uomo che si è immedesimato con i più indifesi, i più deboli e i più sofferenti. Trovo quanto mai indovinato il motto di questa ostensione: Passio Christi, Passio Hominis».

Nel pomeriggio hanno invece visitato la Sindone una delegazione di 180 donne appartenenti all’associazione nazionale  AIDDA (associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di azienda) e circa 230 pellegrini arrivati dalla Romania.Tra le città italiane più rappresentate oggi, Bologna e Milano.

Nell'anniversario della beatificazione di Pier Giorgio Frassati,  questa sera alle 21 nella parrocchia Beata Vergine delle Grazie della Crocetta – dove il beato risiedeva con la famiglia - gruppi, associazioni, movimenti e volontari del Villaggio Giovani, vivranno  insieme al cardinale Arcivescovo di Torino Severino Poletto,  la veglia in preparazione alla Pentecoste. Nel corso della serata di riflessione e di preghiera sarà letto il brano  dal Vangelo di Matteo sulle Beatitudini.

È atteso invece per domani, venerdì 21 maggio, il pellegrinaggio guidato dall’Arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Oltre 700 fedeli genovesi raggiungeranno il capoluogo piemontese a bordo di 14 pullman. Al mattino, ingresso al Duomo e pellegrinaggio alla Sindone, al pomeriggio Messa presieduta dal cardinale Bagnasco nella basilica di Superga. Il giorno seguente, sabato 22 maggio, si recherà a Torino un secondo gruppo di pellegrini genovesi: più di 700 persone, tra alunni, insegnanti e genitori delle scuole gestite dalle suore di N.S. della Neve di Pegli.

Giovedì 20 maggio 2010







SINDONE: OLTRE 2 MILIONI DI PELLEGRINI

2.113.128 pellegrini provenienti da tutto il mondo, 15.914 autobus arrivati in città, più di cinquemila ospiti nel “villaggio giovani” di viale Thovez, 39.800 disabili, 1588 operatori dei media accreditati, 157 emittenti radiotelevisive: sono questi alcuni dei numeri presentati stamane presso il Seminario Metropolitano di via XX settembre 83, alla conferenza stampa di chiusura dell’ostensione 2010. Presenti il card. Severino Poletto, Arcivescovo di Torino e Custode Pontificio della Sindone; il prof. Fiorenzo Alfieri, assessore alla Cultura della Città di Torino, presidente del Comitato per l’ostensione della Sindone 2010; l’ing. Maurizio Baradello, direttore del Comitato per l’ostensione della Sindone; mons. Giuseppe Ghiberti, presidente della Commissione diocesana per la Sindone.

«Sono contento in primo luogo per gli oltre due milioni di pellegrini giunti a Torino durante l’Ostensione – ha dichiarato il card. Poletto, ringraziando i presenti – ma non è questa la prima ragione. Ho avuto in questi giorni la percezione chiara che il Signore parlava al cuore di questa gente, sia alle persone di fede sia ai pellegrini giunti dinanzi alla Sindone in cerca di risposte. Chi è venuto ha trovato accoglienza e disponibilità – ha proseguito l’Arcivescovo – e spero che possano ritornare a casa “avvolti” dalla Sindone, simbolo dell’amore di Dio». Poletto ha ricordato come l’ostensione non sia solo un’occasione commerciale: «la vera ragione è spirituale – ha sottolineato – perché la Sindone ci offre l’opportunità di rilanciare la fede in un tempo di smarrimento e di nebbia spirituale, riconciliandoci nella parola di Dio».

Soddisfatto anche l’assessore Fiorenzo Alfieri. «Siamo riusciti a mantenere un buon equilibrio tra appuntamento religioso e necessità organizzative materiali – ha rimarcato Alfieri – L’ostensione ha contribuito a dare fiducia e respiro alla città. Come per le Olimpiadi, i torinesi sono stati contenti di essere scoperti, e si sono messi a disposizione delle migliaia di pellegrini giunti durante questi giorni in città».

«L’eredità delle ostensioni precedenti ci ha aiutato, ed ha favorito anche una migliore lettura della realtà sindonica – ha evidenziato mons. Giuseppe Ghiberti – In questi giorni abbiamo visto una Sindone più naturale, più vicina alla sua realtà storica».

Il direttore del Comitato per l’ostensione della Sindone, Maurizio Baradello, ha commentato con favore i numeri presentati, evidenziando come «la visita gratuita abbia portato a un eccesso di prenotazioni rispetto ai pellegrini effettivamente transitati». Positivo anche il bilancio sull’impatto dei mezzi di trasporto (bus e automobili) giunti in città.

A conclusione della conferenza stampa, l’Arcivescovo Poletto ha ricordato che lunedì la Sindone verrà riposta nuovamente sua teca per la conservazione, e verrà alloggiata sotto la tribuna reale nel transetto sinistro del Duomo. Entro sabato 13 giugno la Cattedrale potrà tornare ad ospitare le normali celebrazioni liturgiche.

Sempre in Duomo, alle 7 di questa mattina, don Pascual Chavez Villanueva, Rettor maggiore dei Salesiani e nono successore di Don Bosco, ha presieduto la Messa di fronte alla Sindone, concelebrata dall’Arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto, 4 cardinali e 98 vescovi  salesiani. «Il nascondimento di Dio – ha detto don Chavez durante l’omelia – fa parte della spiritualità dell’uomo contemporaneo, in maniera esistenziale, quasi inconscia, come un vuoto nel cuore che è andato allargandosi sempre di più». «Il Sabato Santo è ‘terra di nessuno’ tra la morte e la risurrezione – ha proseguito il Rettor, riprendendo le parole di Benedetto XVI – ma in questa ‘terra di nessuno’ è entrato Uno, l’Unico, che l’ha attraversata con i segni della sua Passione per l’uomo: Passio Christi. Passio hominis. E la Sindone ci parla esattamente di quel momento, di quel mistero d’amore insondabile».

Al termine della concelebrazione, don Chavez ha dichiarato «È la prima volta che vengo in pellegrinaggio alla Sindone. Finora avevo potuto vederla solo in fotografia, ma alquanto diverso è osservarla direttamente: emana un fortissimo messaggio di testimonianza che ci dice quanto Gesù ci abbia amato fino a dare la propria vita per tutti noi. La sofferenza di Dio ci riporta alla sofferenza dell’uomo: sofferenza fisica, morale e materiale presente in molte parti del mondo».

Domani i pellegrinaggi avranno termine alle 13. Attesi molti gruppi provenienti dall’Austria, dalla Svizzera e dagli Stati Uniti. Tra gli ospiti è prevista, alle 8, la visita del vescovo dello Sri Lanka mons. Malcom. Alle 10.30 visiterà la Sindone Cherie Blair, moglie dell’ex primo ministro britannico Tony Blair. Alle 16, in Duomo, la solenne concelebrazione di chiusura dell’ostensione 2010, presieduta dall’Arcivescovo Severino Poletto. La Messa viene trasmessa in diretta su Telepace, Telesubalpina e TV2000.

Torino, 22 maggio 2010